Ricordi di una geisha

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Articolo aggiornato giorno 7 Marzo 2016

È la storia amara di una bambina, che non ha scelto di diventare una geisha ma è stata venduta e costretta a diventarlo. La piccola vive con la sorella e il padre, un pescatore che ha poco di che vivere finché un giorno un uomo nota le due ragazzine, specialmente la più piccola, la protagonista, per i suoi splendidi occhi. Propone al padre di venderle e di portarle in città per farle educare come geishe e il padre accetta l’accordo.

Tolta dal suo paese, da tutto ciò che conosceva, la bambina alla fine del viaggio sarà separata anche dalla sorella e quindi ancora più sola. Arriva in una casa dove si addestrano le ragazze a diventare geishe e fin da subito dovrà fare i conti con una dura realtà. La padrona della casa è una despota, la geisha che lì è cresciuta una ragazza crudele che inventa ogni scusa per umiliare in tutti i modi la bambina, in realtà gelosa della sua bellezza e prefigurandosi già un futuro in cui sarà la piccola la geisha più bella.

Nella casa la bambina prima viene sfruttata per anni alla stregua di una schiava, poi inizia a prepararsi a diventare geisha. Si scopre così che una geisha è una donna che sa danzare, cantare, suonare uno o più strumenti, conversare, servire il the, oltre che acconciarsi i capelli in un certo modo, avere un guardaroba per ogni occasione e colorarsi il viso e il collo di bianco con invece le labbra scarlatte. Il libro segue quindi i riti di formazione di una geisha, ben più di un semplice oggetto di piacere per gli uomini.

Come previsto la bambina diventa bellissima e attira su di sé tutti gli sguardi, suscitando le ire della geisha di casa che impazzirà. La storia attraversa anche le vicende del Giappone durante la seconda guerra mondiale, parallelamente alla storia della protagonista che, alla fine, troverà un modo per ritrovare se stessa.

[alert type=”black”]Ricordi di una geisha Libro[/alert]
Lara Zavatteri

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