Alfredo di Valentina D’urbano

Articolo aggiornato giorno 14 Giugno 2024

Alfredo è un libro di Valentina D’urbano edito da TEA nel 2015. Si tratta del seguito di il rumore dei tuoi passi, dal punto di vista dell’altro protagonista.

Alfredo: la recensione

Alla fortezza, il quartiere senza identità con l’asfalto rosso dal sole e spaccato dal gelo, e i palazzi dall’intonaco ruvido e sbrecciato, tutti li chiamano i gemelli. Perché da sempre Beatrice e Alfredo sono inseparabili, come fratelli appunto. O forse qualcosa di più?

La loro storia, struggente e tragica, diventerà quasi una leggenda nel quartiere. Ma a narrarla fin ora è stata soltanto Bea, la metà più forte dei gemelli, la ragazza cui bastava sentire l’odore di Alfredo sulla maglietta verde che lei stessa gli aveva regalato per sapere che lui ci sarebbe sempre stato.

La giovane donna che ha lottato fino alla fine per sentire il rumore, inconfondibile, dei suoi passi. Questa invece è la storia della metà più debole dei gemelli, e a raccontare l’arrivo alla fortezza è Alfredo. Con la sua voce, le sue fragilità, i suoi piccoli e grandi sogni così difficili da realizzare e così facili da infrangere.

Fino all’incontro che gli cambierà la vita: quello con Beatrice. L’autrice è riuscita a creare una storia parallela senza essere ripetitiva, si è collegata un paio di volte al precedente racconto riuscendo a non annoiare e coinvolgendo il lettore come pochi sanno fare.

È un libro che integra tutto ciò che il rumore dei tuoi passi aveva lasciato intendere. Scioglie i dubbi e completa un cerchio di emozioni che si ricongiungono tutte nel punto giusto.
E’ come se Alfredo facesse un’analisi interiore di se stesso, della sua infanzia ripercorrendo tutti gli avvenimenti più significativi, dal suo rapporto con il padre a quello con Beatrice, fino a quello con la droga.

A tratti altalenante è un buon libro per completarne un altro che di suo è un ottimo libro da non perdersi. Da leggere in un giorno. Semplice e breve, perché ormai Alfredo lo conosci e lo vuoi conoscere sempre di più.

Anche qui, le lacrime cadranno a fiumi con angoscia, tristezza e rabbia. Questo romanzo potrebbe benissimo non esistere, ma altrimenti mancherebbe senza alcun dubbio qualcosa.