Articolo aggiornato giorno 13 Giugno 2024
Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi è un libro pubblicato quest’anno da Mauna Kea Edizioni per la collana Easy Reader, edizione ad alta leggibilità. Si compone di 478 pagine ed è disponibile in formato cartaceo.
Le avventure di Pinocchio: la recensione
Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi sono un classico per l’infanzia senza tempo. In questa edizione troviamo la prefazione di Giampietro De Angelis che offre un quadro sull’autore, Carlo Collodi. Anzitutto Collodi è un paese nei pressi di Pescia, in Toscana, ed il paese dove si trovavano i nonni di Collodi, che in realtà si chiamava Carlo Lorenzini.
L’autore passò molto tempo dal nonno mentre i genitori lavoravano a Firenze e il fascino del paesino deve averlo colpito così tanto da voler adottare come cognome proprio il nome del borgo medievale. Un paese che dagli anni Cinquanta vanta anche un parco dedicato a Pinocchio, che ripercorre le atmosfere della fiaba, una favola per bambini, sì, ma sempre attuale anche per gli adulti. Collodi, si legge nella prefazione, si formò proprio nel paese del nonno, diventando in seguito giornalista e scrittore.
Ne Le avventure di Pinocchio Carlo Collodi immagina storie assurde per parlare della vita reale, come si legge nella prefazione. Ma Pinocchio è un classico che continua ad essere tradotto, portato in scena in teatro, cantato, è una favola che ha attraversato il tempo e che sa porsi in maniera trasversale al suo pubblico di grandi e piccini.
Pinocchio nasce dalla fantasia di Carlo Collodi che lo immagina come un burattino di legno che, solo alla fine della storia e dopo molte peripezie, riuscirà a diventare un bambino in carne ed ossa. Pinocchio non è cattivo, è solo discolo, ironico, disobbediente ma onesto e puro nel suo profondo.
Le avventure di Pinocchio racconta ai bambini di oggi (e di ieri) per l’appunto le avventure di un burattino di legno creato dal falegname Geppetto, che gli fa da padre. Geppetto vorrebbe che questo suo figliolo fosse giudizioso, gli compra un Abbecedario perché frequenti la scuola, gli raccomanda di essere buono. Compare anche la figura del Grillo parlante, che poi è la coscienza di Pinocchio, a ricordargli di essere buono, ma nulla serve a farlo ragionare. Nel corso del libro Pinocchio s’imbatte in molteplici personaggi che lo fanno deviare dal suo intento di bontà, come il Gatto e la Volpe, che lo derubano e si fanno beffa della sua ingenuità, o Lucignolo, il bambino che non vuole frequentare la scuola e che sarà tramutato in asino.
Mano a mano che la storia prosegue Pinocchio inizia a redimersi: conosce la bontà della Fata Turchina e cerca di essere degno dell’amore che Geppetto gli ha sempre dimostrato. Finito nella bocca di un pescecane, si ritroverà lì proprio con il padre e riuscirà a tornare a riva grazie all’aiuto di un tonno. Da quel momento Pinocchio, il cui naso si allunga sempre quando racconta bugie, decide di ravvedersi.
Lavora per aiutare Geppetto che non sta bene, regala alla Lumaca, domestica in casa della Fata Turchina, i denari che aveva messo da parte per comprarsi un vestito buono. In tal modo la Fata perdona Pinocchio di ogni marachella e lo trasforma in un bambino vero. A casa Pinocchio trova Geppetto, tornato quello di un tempo e la fiaba si conclude nel migliore dei modi.
Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi è una fiaba sui buoni sentimenti, ma anche sul sacrificio di Pinocchio che deve conquistarsi tutto e anche sul suo coraggio, che dimostra in molteplici situazioni. In questa edizione inoltre sono state lasciate intatte alcune parole in uso al tempo di Collodi, mentre altre sono state spiegate e solo poche sostituite.
Un libro e una favola indimenticabili da scoprire e riscoprire.
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