Articolo aggiornato giorno 13 Giugno 2024
Le streghe di Salem di Bruno Sebastiani è un libro edito da Le Mezzelane Casa Editrice nella collana Historica nel 2018. Si compone di 192 pagine ed è disponibile in formato ebook.
Le streghe di Salem: la recensione
Dire “Salem” già equivale a dire stregoneria. Per chi non ne sa nulla la cittadina di Salem in Massachusetts è uno dei luoghi più tristemente famosi per la caccia e i roghi alle streghe del 1600. Nel libro “Le streghe di Salem” dell’autore Bruno Sebastiani si inizia raccontando chi erano gli abitanti di Salem, persone giunte dall’Inghilterra con la nave Mayflower, dei “coloni” che spazzarono via i nativi, alla faccia del loro essere osservanti della fede. Erano dei puritani, in disaccordo con la chiesa anglicana d’Inghilterra-fu Enrico VIII a provocare lo scisma e a dare vita a questa chiesa e perciò esuli perché più vicini, nientemeno, alla chiesa cattolica.
Le streghe di Salem di Bruno Sebastiani racconta come questi puritani badassero a tutto pur di non attirare il male, il demonio, bandendo perfino i giocattoli o i giochi all’aria aperta dei più piccoli, costringendo le donne ad indossare abiti quasi monacali e a camminare a capo chino. Le donne, infatti, saranno in seguito quelle accusate di stregoneria, quelle in tutta Europa maggiormente colpite, soprattutto perché erano loro a conoscere le proprietà delle erbe naturali, una conoscenza che veniva spesso associata a stregoneria.
Cosa poteva accadere in una comunità tanto rigida, tanto puntigliosa a seguire i dettami delle Sacre Scritture se qualche giovane ragazza avesse scherzato, magari buttando lì alcune frasi ironiche sulle streghe?
Pare assurdo ma a Salem accadde l’incredibile. Da una diceria si passò a un pettegolezzo, da un pettegolezzo ad un’accusa, fino a che si parlò apertamente di stregoneria. Siamo alla fine del 1600, precisamente nell’anno 1692. Tutto partì per l’appunto da dicerie, ma anche dalla volontà dei nuovi arrivati di piegare ai loro desideri il territorio e la gente, oltre ad una superstizione che durerà per secoli.
In breve su 144 persone incriminate ben 54 confessarono, probabilmente dopo atroci torture, di essere in contato con il diavolo. Ne morirono 20, 19 condannate all’impiccagione, una per lo schiacciamento del torace. Ma chi erano queste donne, perché si veniva definite streghe? Segni di stregoneria erano considerati, ad esempio, i nei sulla pelle, o un sesto dito (lo aveva Anna Bolena, infatti tra le accuse prima di decapitarla venne letta anche quella si stregoneria), in generale chi appariva in qualche modo diverso era bollato come strega o, più raramente, come stregone.
Le streghe di Salem di Bruno Sebastiani racconta i fatti accaduti in questa cittadina, nota fino ai nostri giorni per il terribile ruolo che i suoi abitanti ebbero nella cosiddetta “caccia alle streghe”.
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