La ninnananna di Auschwitz di Mario Escobar

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Articolo aggiornato giorno 23 Maggio 2024

La ninnananna di Auschwitz di Mario Escobar è un libro edito nel 2019 da Newton Compton Editori nella collana 3.0. Si compone di 252 pagine ed è disponibile cartaceo oppure ebook.

La Ninnananna di Auschwitz: la recensione

La ninnananna di Auschwitz pdf


La ninnananna di Auschwitz di Mario Escobar racconta una storia vera capitata nel campo di concentramento di Auschwitz, quello di Helene Hannemann.

Il libro inizia anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, quando un uomo sta sfogliando proprio i quaderni redatti da Helene, un uomo conosciuto per le atrocità compiute nel campo di Auschwitz, soprattutto sui bambini e in particolare sui gemelli: il famigerato dottor Mengele, che non ha mai scontato la sua pena, che non è mai stato ritrovato. Mengele legge i quaderni di Helene e si ritrova catapultato al tempo del secondo conflitto mondiale e di nuovo nel campo.

La ninnananna di Auschwitz di Mario Escobar racconta la storia delle deportazione al campo di Helene e della sua famiglia. Siamo a Berlino nel 1943 e lei potrebbe salvarsi, essendo tedesca, ma ha sposato Johann Hanstein, di etnia rom, un altro popolo che sarà sterminato nei campi pensati da Hitler. Hanno dei figli che devono subire la stessa sorte del padre, così per non lasciare sola la sua famiglia Helene decide di partire con loro e di condividere tutto, l’orrore, la miseria, se necessario anche la morte.

La ninnananna di Auschwitz di Mario Escobar narra l’esperienza umana di Helene che una volta ad Auschwitz si trova a tu per tu proprio con il dottor Mengele. Prima però viene separata dal marito mentre con i figli si trova a sopravvivere nella parte del campo destinata ai rom. Oltre alla disperazione che vedono intorno a loro, alla fame, alla sete e alla paura di ammalarsi, Helene e i suoi figli dovranno fare di tutto per sopravvivere in circostanze inumane.

In questo libro come detto si racconta la storia vera di Helene che, infermiera, viene scelta da Mengele per dirigere un asilo, lui che vede i bambini solo come cavie umane da sottoporre ai suoi brutali e terrificanti esperimenti. Helene diventerà un aiuto ed un conforto per i piccoli che arrivano da lei, che non sono figli suoi ma che cercano una parola, un gesto, un po’ d’affetto e di aiuto in un luogo infernale.

Helene diventerà per loro come una sorta di mamma, considerando che molti bambini avevano perso la propria nel campo ed un angelo consolatore. Una storia vera che riapre le porte sugli orrori di Auschwitz, stavolta raccontando anche gli orrori perpetrati sulla popolazione di etnia rom.

Giovanni
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