Articolo aggiornato giorno 23 Maggio 2024
Liberi di non comprare. Un invito alla rivoluzione dell’autrice Raffaella Milandri è un libro uscito in seconda edizione aggiornata e corretta nel 2019, edito da Mauna Kea Edizioni. Si compone di 138 pagine ed è disponibile in versione cartacea oppure ebook.
Liberi di non comprare: la recensione
Liberi di non comprare. Un invito alla rivoluzione è un libro in cui l’autrice Raffaella Milandri invita il lettore a riflettere sullo stile di vita che è proprio specialmente dell’Occidente, dove il consumismo dilaga, ma dove il comprare, in realtà, non regala felicità. Eppure, siamo tutti presi in una gigantesca rete in cui sprechiamo denaro e tempo per cose che non solo non ci rendono felici e ci impoveriscono, ma portano anche al degrado del nostro mondo. L’autrice racconta questi concetti grazie a vari testimoni, il libro parla di persone ed esperienze reali tra cui Jesus, un senzatetto di New York. Jesus era un ingegnere, ma quando la moglie Kate si è ammalata e in breve è scomparsa, ha perso tutto, ritrovandosi a vivere su un marciapiede. Eppure, ora che non ha niente, ha ritrovato una cosa che prima nella sua vita non esisteva: la libertà.
Il libro infatti spiega come in realtà nessuno di noi è veramente libero: qualsiasi cosa facciamo o possediamo dobbiamo pagarla, ed in più siamo diventati schiavi delle tecnologie e dei social network. Perdiamo un sacco di tempo su Internet, quando potremmo invece utilizzarlo per fare una passeggiata, o stare con le persone a noi care. Ciò che cerchiamo su Google di lì a poco ci viene proposto come un possibile acquisto grazie agli annunci, in un circolo vizioso in cui l’uomo pare debba per forza comprare per essere felice.
Ne Liberi di non comprare, Raffaella Milandri suggerisce l’esatto contrario, imparato dai Nativi americani, dalle tribù indigene con cui si è relazionata, cioè non comprare, o comprare solo l’indispensabile, non ciò che è in offerta (così si continua a comprare il superfluo) o i prodotti con le confezioni più belle.
Comprando, tenendo presente che moltissime confezioni non sono riciclabili e quindi non eco sostenibili, si producono rifiuti, già un gigantesco problema per la Terra, una delle cause, insieme al bracconaggio e altre pratiche ai danni degli animali, della scomparsa di molte specie o della loro estinzione in futuro.
Liberi di non comprare di Raffaella Milandri narra le storie dei Nativi americani, dei Popoli indigeni, privati dei loro diritti, che nonostante tutto si battono per preservare la loro cultura, le loro tradizioni, il loro semplice esistere. Loro, con un rapporto vero con la Madre Terra, che rispettano e con cui sono in comunione, che non sfruttano, loro hanno tutto l’indispensabile, loro saprebbero sopravvivere sicuramente meglio di noi.
Liberi di non comprare riporta anche il codice etico degli indiani, improntato sul rispetto di se stessi e degli altri, della natura e dell’importanza dell’ottimismo, oltre ad interventi sui temi di cui parla il libro.
Un libro per imparare ad essere responsabili, per decidere cosa ci fa stare bene, per non comprare a caso ma con responsabilità, pensando al Pianeta in cui viviamo, per capire che la felicità non sta in ciò che possediamo, ma in chi siamo, nel rapporto che abbiamo con noi, con gli altri, con la natura, per imparare a lasciare a casa il telefono, a non essere sempre connessi, a fermarci e riflettere sul senso della vita.
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