Articolo aggiornato giorno 18 Maggio 2024
Il Signore delle Mosche di William Golding, edito da Mondadori e pubblicato il 31 Maggio del 2016. Composto da 293 pagine.
Il Signore delle Mosche: la recensione
Il romanzo, racconta le vicende di un gruppo di studenti membri di un coro musicale, che dopo un incidente aereo si ritrovano in un’isola soli e abbandonati a se stessi. Un luogo paradisiaco totalmente isolato dalla moderna civiltà. I ragazzini, all’inizio ben educati, a poco a poco iniziano a regredire ad uno stato umano sempre più primitivo, in cui prevale l’istinto di sopravvivenza.
Il libro ha inizio con un aereo britannico in rotta verso l’Australia che si schianta in una sconosciuta regione dell’Oceano Pacifico. Gli unici sopravvissuti al disastro sono un gruppo di ragazzi inglesi di buona famiglia borghese, membri di un coro musicale. I ragazzi all’inizio sono molto spaesati e si vedono costretti a vivere in un’isola deserta. Sono ragazzi fra i 6 e i 12 anni, completamente soli e senza l’aiuto di un adulto. Cercano di sopravvivere nel disperato tentativo di auto-organizzarsi e governarsi con regole precise, ma la situazione precipita in breve tempo.
Ralph è un ragazzino di 12 anni con i capelli biondi, è viene eletto leader unico, scelto tra tanti perché grazie alla sua intelligenza, tutti ritengono che possiede le doti per essere un punto di riferimento per i sopravvissuti. Ma anche se molto intelligente, in quel caso non riesce a trovare i giusti soccorsi proprio perché l’isola è disabitata. Quindi decide di formare una squadra, affinché tutti abbiano un compito da assolvere per migliorare la loro situazione di vita attuale. Affida ai gemelli Sam e Eric, l’organizzazione, la difesa del fuoco, la creazione dei rifugi, la scelta delle leggi. Compagno fedele è consigliere è Piggy, scelto poiché possiede la dote della saggezza. Piggy è un ragazzino miope e con gli occhiali dalla corporatura robusta. Trovata una conchiglia Piggy e Ralph decidono di utilizzarla come strumento per radunare tutti i superstiti. Ma mentre i due ragazzi cercano di trovare il modo per essere ritrovati, c’è chi non va a genio l’idea che Ralph possa essere il suo capo.
Jack, è un ragazzino dal temperamento ribelle, ed è per questo che Ralph per placare i conflitti che potrebbero manifestarsi decide di affidargli un gruppo. Le viene affidato il gruppo dei cacciatori, chiamato così poiché manifestano l’atteggiamento da selvaggi votati solo alla legge di un capo dittatore.
Ma tutto cambia quando i giovani avvistano da lontano una presunta sagoma di un mostro che dovrebbe vivere nell’isola. Un demone che fa paura a tutti, che per cercare di compiacerlo, Jack decide insieme al suo gruppo dei cacciatori di donare come sacrificio al mostro una testa mozzata di un maiale. Un’ offerta che purtroppo col tempo si deteriorerà, marcendo e riempiendosi di larve di mosche. Da qui denominato “Il Signore delle Mosche”.
Presi dalla paura per l’ipotetico mostro che vive nell’isola, tutto comincia a prendere una piega violenta. Infatti alcuni ragazzi del gruppo di Ralph vengono uccisi dalle lance rudimentali del gruppo di Jack, poiché scambiati per il demone. Ralph disperato piange la morte dei suo amici che sono diventanti preda di selvaggi ragazzi che si sono ambienti facendo uscire la loro natura in cattività. La crudeltà di Jack supera ormai la sua umanità. E’ un selvaggio, un lupo che sopravvive, un animale le cui regole sono solo dettate dagli istinti primordiali. Ralph si sente braccato da Jack che per trovarlo decide di dare fuoco a tutta l’isola per poterlo trovare e sacrificare come bottino di caccia.
Ma Ralph con la sua intelligenza innata si rende conto che nascondersi lo porta solo alla morte. Quindi decide di scappare verso l’unica via di fuga anche se il gesto sembra folle. Corre verso il mare, la spiaggia e d’improvviso vede la sua salvezza, un ufficiale di marina che avendo avvistato il fumo prodotto dall’incendio attracca con la nave.
La storia termina con le domande dell’ufficiale ai ragazzi sopravvissuti, che racconteranno come è stato difficile vivere senza regole vere, senza adulti che li governassero e istruissero, ma soprattutto è stato orribile quando alcuni di loro soggiogati dalla vita selvaggia hanno perso la propria umanità uccidendo con crudeltà i propri amici che erano stati scambiati per un mostro che in realtà non è mai esisto. Il demone dell’isola era solo la salma di un paracadutista rimasta appesa con il paracadute. I poveri ragazzi ormai consapevoli delle atroci violenze perpetrate sugli altri ragazzi si abbandonano alle lacrime, suscitando nel ufficiale di marina una profonda commozione.
Questo grande capolavoro scritto dal Premio Nobel per la Letteratura, si classifica come il più celebre dei romanzi di William Golding. L’opera è stata scritta nel 1952 e successivamente pubblicata due anni dopo, con 14 milioni di copie vendute nei soli paesi anglofoni, favorito in grande misura dal grande successo della pubblicazione in edizione economica negli Stati Uniti nel 1959.
Nel libro sono presenti diversi tempi tutti legati alla natura primordiale dell’uomo. Definisce i ragazzi protagonisti come pianta-uomo, che come in natura anch’essi sono in fase di crescita, i cui aspetti caratteriali distingueranno i ragazzi da adulti. Infatti sono presenti personalità da adulti dai lati oscuri e violenti, insiti nell’animo degli uomini. Un altro lato che fa parte dell’adulto è la prevaricazione e la legge del più forte sul più debole, il senso del comando assoluto, la superstizione, la forza che schiaccia la ragione, ed anche la crudeltà intesa come cattiveria assoluta, manifestata attraverso i gesti di aggressività.
Ragazzi che assorbono i tratti negativi degli adulti. Un turbinio di emozioni difficili da gestire e da governare per dei ragazzi che conoscevano solo il mondo dell’agiatezza.
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