Articolo aggiornato giorno 17 Maggio 2024
Rosso di Tiro, blu d’Oltremare. Una storia fiamminga di Adriana Assini è un libro edito nel 2020 da Scrittura &Scritture per la collana Voci. Ha 272 pagine, in formato cartaceo oppure ebook.
Rosso di Tiro, blu d’Oltremare: la recensione
Nel libro Rosso di Tiro, blu d’Oltremare. Una storia fiamminga di Adriana Assini una sorta di avversione che dura praticamente da sempre vede protagonisti, a Bruges sulla fine del Trecento, i tintori di robbia, ovvero del rosso e del guado, ovvero il blu. Un’avversione che si protrae da generazioni e che si tramanda di padre in figlio in questo pezzo di mondo in cui chi fa parte dell’una o dell’altra fazione ci deve rimanere per sempre.
Il libro Rosso di Tiro, blu d’Oltremare. Una storia fiamminga di Adriana Assini si apre con una ragazza che a breve dovrà sposare, senza amarlo, un ragazzo scelto da suo padre, anche suo operaio come tintore di guado, quindi del colore blu. Ma la ragazza, di nome Rose, si è invece innamorata di un giovane che lavora il colore rosso, una storia che pare non possa avere futuro perché Rose è già promessa e soprattutto perché si tratta di un ragazzo della fazione di tintori opposta.
Mentre si svolge la storia privata di Rose e continua la “guerra” tra i tintori, continuano anche gli incontri segreti di un gruppo di donne, incontri nati per scambiarsi conoscenze, per uscire dall’ignoranza che secondo la società maschilista dovrebbe caratterizzare le donne, considerate solamente come mogli e madri, pensati per uscire da questo stato di cose, comprendere il mondo, uscire anche dall’isolamento in cui gli uomini vogliono tenerle relegate.
Ne “Rosso di Tiro, blu d’Oltremare. Una storia fiamminga” di Adriana Assini queste donne fanno parte della “Compagnia della Conocchia” che si ritrova segretamente nelle notti tra il periodo di Natale e la Candelora.
Come detto ritrovi per scambiarsi saperi di ogni tipo, per cercare di essere più istruite e anche, perché no, per coltivare insieme un grandioso sogno. Si tratta però di riunioni pericolose, con il rischio di venire anche mandate al rogo se qualcuno facesse la spia, se per caso qualche uomo venisse a sapere della Compagnia, di cui non fanno parte le merlettaie, troppo convinte che la sottomissione sia parte integrante di una donna.
Mentre i tintori continuano la loro guerra di rosso e blu, mentre Rose dovrà capire quale scelta fare, la Compagnia continua i suoi ritrovi, scrivendo rimedi e credenze su una pergamena e rendendo così ancora più pericolosi quegli incontri.
Come andrà avanti l’attività della Compagnia e la vita delle donne che ne fanno parte? Un bel libro che fa riflettere sulla condizione femminile e sul coraggio di queste donne, femministe già alla fine del Trecento.
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