Articolo aggiornato giorno 14 Dicembre 2021
Uno scenario post apocalittico, per un romanzo che si interroga sul rapporto fra età e saggezza.
Scenario è il Giappone, che l’autore Yöko Tawada immagina all’indomani di un disastro nucleare nel libro “Gli ultimi bambini di Tokyo”. Per questo il Paese ha chiuso i propri confini, e vive isolato dal mondo.
Il problema più grande sono i bambini, che nascono deformi o fragili. Gli anziani invece sembrano immuni dalla malattia. Protagoista è Mumei, ancora scolaro ma con i capelli già grigi, che vive col nonno. Niente pessimismo per lui, ma una sagezza pari a chi, i capelli grigi, li “conquista” in molto più tempo.
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