Zita d’Asburgo. Ritratto intimo di un’imperatrice di Cyrille Debris

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Articolo aggiornato giorno 15 Maggio 2024

Zita d’Asburgo. Ritratto intimo di un’imperatrice di Cyrille Debris è un libro edito quest’anno da Fede&Cultura. Ha 160 pagine, nei formati cartaceo oppure ebook.

Zita d’Asburgo: la recensione

zita d'asburgo pdf copertina


In questo libro si racconta sì la vita di Zita di Borbone Parma, l’ultima imperatrice dell’impero austro ungarico, ma soprattutto la sua esistenza spirituale. Zita, nata nel 1892 in provincia di Lucca e spentasi ultranovantenne, nel 1989 in Svizzera, sposò Carlo I, colui che divenne l’ultimo imperatore dell’impero d’Austria-Ungheria. Francesco Giuseppe, infatti, dopo la morte del figlio Rodolfo, erede al trono, aveva designato come erede il nipote Francesco Ferdinando, che però venne ucciso con la moglie nel 1914 a Sarajevo, dando il via alla prima guerra mondiale. Così, il nuovo erede divenne il pronipote Carlo, che nel 1911 sposò Zita. Francesco Giuseppe era anziano, ma in buona salute, infatti regnò fino al 1916, anno della sua morte.

Con la scomparsa di Francesco Giuseppe i nuovi regnanti furono appunto Carlo e Zita, che restarono sul trono per poco tempo, fino al termine della prima guerra mondiale che mise fine per sempre al grande impero austro-ungarico.

Zita d’Asburgo. Ritratto intimo di un’imperatrice scritto da don Cyrille Debris, vede un’introduzione dell’arciduca Rodolfo d’Austria, i cui nonni erano appunto Zita e Carlo. Ricorda la beatificazione del nonno nel 2004, mentre nel 2009 si è aperta la causa di beatificazione anche per Zita. Don Debris porta avanti come postulatore la causa per arrivare alla beatificazione di Zita, e per questo incarico ha dovuto raccogliere documenti, lettere e tutto il materiale disponibile al fine di tracciare un quadro sulla vita spirituale dell’ex imperatrice.

Zita d’Asburgo. Ritratto intimo di un’imperatrice di Cyrille Debris è così la storia di Zita e Carlo e principalmente quella di Zita e di come ha sempre vissuto intensamente la fede, anche quando rimase vedova giovanissima (Carlo morì nel 1922) con 7 figli da crescere ed un ottavo che sarebbe nato dopo la morte del padre. La sua spiritualità e devozione, il rapporto con persone legate alla chiesa, sono al centro di questo libro in cui si citano anche le sue lettere.

Zita d’Asburgo. Ritratto intimo di un’imperatrice di Cyrille Debris racconta anche la sua vita errante, infatti già con Carlo dovette abbandonare l’Austria e andare in esilio, spostandosi in varie zone sia prima della morte del marito sia in seguito. Una vita segnata dalla precoce vedovanza, dalla fine di un impero, dall’esilio ma anche da una forte spiritualità e fede che sempre accompagnarono Zita nella sua vita.

Giovanni
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