Articolo aggiornato giorno 15 Maggio 2024
Il futuro è stato bellissimo di Michael J.Fox è un libro edito quest’anno da TEA. Ha 304 pagine, nei formati cartaceo oppure ebook.
Il futuro è stato bellissimo: la recensione
Tutti ricordiamo Michael J.Fox nella parte di Martin McFly dell’amatissima serie di film “Ritorno al futuro”. Ma l’attore prima dei 30 anni ha dovuto fare i conti con una diagnosi di Parkinson che avrebbe distrutto chiunque e proprio della sua vita insieme al Parkinson parla questo libro.
Il futuro è stato bellissimo che riprende proprio il titolo di “Ritorno al futuro” è un libro in cui l’attore racconta la sua vita privata e lavorativa portata avanti insieme al Parkinson, tra alti e bassi, delusioni e speranze ed una sorta di accettazione e resilienza che gli ha permesso di condurre una vita normale pur con le difficoltà legate al suo stato.
Il libro inizia proprio in un giorno in cui, per una banale caduta, l’attore non riesce a rialzarsi e a non sentire un braccio. Un incidente da nulla per tutti, ma per chi come lui ha il Parkinson significa dover chiamare aiuto, essere consapevoli dei propri limiti e al contempo cercare di non scoraggiarsi e di trovare modi nuovi per andare avanti.
Il futuro è stato bellissimo di Michael J.Fox racconta la sua vita personale con la moglie e l’arrivo di 4 figli, le difficoltà quotidiane di essere un padre con il Parkinson sia quando erano piccoli sia una volta diventati grandi, ma anche l’aiuto dei ragazzi, la solidarietà degli amici, la vicinanza della moglie. Tutte cose che gli hanno permesso di non abbattersi, di rialzarsi sempre e di combattere con coraggio contro questa malattia. Ha creato anche una fondazione proprio per la ricerca sul Parkinson che segue e che porta avanti questa battaglia che è dell’attore e di molte altre persone nel mondo.
Ne Il futuro è stato bellissimo seguiamo Michael J.Fox nella sua narrazione, quando spiega come qualche anno dopo la diagnosi fu costretto a ritirarsi dalle scene, per poi ritornarci e ottenere altri ruoli “nonostante” la malattia. Il libro è scritto in prima persona e senza omettere il dolore, la sofferenza fisica e psicologica che ha patito, ma sempre con un filo di ironia e simpatia che caratterizza l’attore, che di fatto ha combattuto e combatte una battaglia che gli ha permesso di non arrendersi, di lavorare, di avere il supporto di famiglia, amici, colleghi e anche dei suoi fan.
Una vita di battaglie, certamente non facile, ma fatta anche di speranza e gioia di vivere.
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