Articolo aggiornato giorno 15 Maggio 2024
La dama di creta di Christiana Moreau è un libro edito ad aprile da Nord. Ha 374 pagine, nei formati cartaceo o ebook.
La dama di creta: la recensione
Un busto di donna che attraversa le epoche e racconta le vicende di tre donne molto diverse ma unite dall’amore per l’indipendenza, la libertà, il coraggio. La dama di creta di Christiana Moreau inizia con la vicenda di Sabrina, una giovane belga con origini italiane, toscane per la precisione. La nonna Angela è morta da poco e mentre lei aiutava la madre Francesca a riordinare la casa, in soffitta ha trovato qualcosa di straordinario: un busto in terracotta di una donna.
Sabrina chiede aiuto ad un esperto d’arte per saperne di più, così scopre che il busto raffigura Simonetta Vespucci, la musa di Sandro Botticelli e l’amante di Giuliano de’Medici. Ma come poteva la nonna possedere un simile tesoro? I nonni infatti erano emigrati dall’Italia in Belgio perché in Toscana non c’era lavoro e il nonno di Sabrina era diventato minatore.
Una vita difficile, scandita da tanti sacrifici e poco denaro, che, riflette Sabrina, poteva essere diversa se Angela avesse saputo il valore del busto di creta, o forse lo conosceva? Ma perché allora tenerlo e non venderlo?
La dama di creta di Christiana Moreau porterà Sabrina in Toscana, sulle tracce dei nonni e della nonna Angela e anche di una misteriosa donna di nome Costanza, che ha firmato il busto, una cosa del tutto inconsueta per l’epoca, per non dire inaudita, essendo il busto del Quattrocento.
Un libro che si racconta attraverso la vita di tre donne: quella ai nostri giorni di Sabrina, quella di Angela negli anni Cinquanta del Novecento e per l’appunto quella di Costanza, alla fine del Quattrocento, colei che ha firmato il busto di terracotta giunto fin nelle mani di Sabrina. Ne “La dama di creta” di Christiana Moreau, Costanza è stata una donna ribelle e coraggiosa, capace e testarda, che con ogni mezzo ha deciso di sviluppare il suo talento per l’arte, anche se questo ha voluto dire travestirsi da uomo.
Sarà nella bottega dei fratelli del Pollaiolo che realizzerà il busto, un oggetto dal valore immenso non solo a livello economico, ma anche emotivo, perché ha superato indenne i secoli e la cui storia sta per essere svelata da Sabrina durante il suo viaggio a Firenze. Un viaggio per conoscere la storia di un oggetto ma per Sabrina anche l’opportunità di conoscere meglio le sue radici e sé stessa.
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