L’eredità della regina

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Articolo aggiornato giorno 9 Marzo 2016

Per chi ama i romanzi storici Philippa Gregory è un’autrice da non perdere. Dopo avervi consigliato i libri ispirati alla serie The White Queen, ora ecco il libro L’eredità della regina che porta il lettore alla corte, maestosa e allo stesso tempo sanguinaria, del re Enrico VIII, ovvero del nipote di Elizabeth Woodville, protagonista di The White Queen, sposa del re Edoardo di York.

Enrico è passato alla storia come un re crudele e senza scrupoli, ossessionato dall’idea di avere un erede da porre sul trono dei Tudor. Dopo la morte della prima moglie, da lui ripudiata, Caterina d’Aragona, della decapitazione della seconda, Anna Bolena, della morte per parto di Jane Seymour (che gli darà l’erede Edoardo, che però morirà giovane) Enrico cerca una nuova sposa.

La trova in Anna di Cleves, una nobile il cui matrimonio con il re è stato deciso a tavolino per garantire al re un territorio alleato contro Francia e Spagna. In questo libro lei e altre due donne parlano della loro vita e della loro sfortuna alla corte di Enrico, benché Anna di Cleves fu, forse, la più fortunata tra le sfortunate. Non bella, come la descrivono, senza nessun fascino, Anna non sapeva nulla di come conquistare un uomo. Per questo dopo le nozze il re pur trattandola con cortesia iniziò quasi subito il cartiglio per allontanarla da sé e divorziare, non avendo mai consumato il matrimonio e pare essendo Anna incapace di dargli il figlio a lungo atteso. Anna fu ferita nei sentimenti, ma rispetto alle altre mogli poté continuare a vivere in Inghilterra, anche con il rispetto del re.

Non fu così per l’ingenua ma non troppo Caterina Howard, cugina di Anna Bolena. Aveva solo 14 anni quando si concesse ad Enrico, che restò abbagliato tanto dalla sua bellezza quanto dalla sua gioia di vivere. Caterina visse nel lusso della corte convinta di poter agire come voleva, essendo la regina. Per questo trovò un amante e forse senza rendersi conto del pericolo che stava correndo, intrecciò una relazione che durò parecchi mesi, fino a quando venne scoperta. Pagò caro l’adulterio, infatti l’amante e la stessa Caterina dovettero poggiare la testa sul ceppo e attendere la mannaia del boia.

Se Enrico non si faceva scrupoli a imprigionare e solitamente a far uccidere le sue moglie e tutti coloro che considerava nemici e traditori, pure le donne complottavano. Jane Bolena aveva sposato controvoglia Giorgio, il fratello di Anna. Fu determinante la sua dichiarazione nel mandare a morte Anna, quando Jane affermò che la cognata aveva rapporti incestuosi con il fratello, mai dimostrati con delle prove. In seguito alla morte di Anna e Giorgio, Jane rimase a corte, ma anche la sua fortuna durò lo spazio di qualche anno. Il tempo di conoscere Caterina, tramare per ottenere chissà quale potere, e impazzire mentre anche la sua testa rotolava giù dal patibolo.

Imperdibile per tutti coloro che sono appassionati delle vicende dei Tudor.

[alert type=”black”]L’eredità della regina Libro[/alert]
Lara Zavatteri

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