Riccardo III di William Shakespeare

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Articolo aggiornato giorno 9 Marzo 2016

Riccardo III di William Shakespeare, scritto tra il 1591 e il 1594, è forse uno dei testi dell’autore più conosciuti. Protagonista è per l’appunto Riccardo di York, salito al trono dopo la morte del fratello Edoardo, anche se la corona spettava di diritto al figlio di quest’ultimo.

Shakespeare dipinge in questo testo la figura di un Riccardo cupo, manipolatore, oltre che dalle fattezze orripilanti (ha anche la gobba), tutti particolari che molte volte sono stati in seguito ripresi da altri testi che parlano di Riccardo. Se sia stato davvero brutto non lo sappiamo, ma il ritrovamento nel 2013, in un parcheggio, del cadavere del re, ha mostrato chiaramente una deformazione nella spina dorsale che appunto indicherebbe una probabile gobba.

Qui Riccardo III complotta dall’inizio alla fine del dramma, in vari modi e servendosi di amici che prontamente fa poi uccidere quando non gli servono più. Senza remore fa imprigionare i nipoti, legittimi eredi al trono (Edoardo e Riccardo, poi famosi come “i principi della Torre) e li fa uccidere (in realtà, non si seppe mai che fine avessero fatto i ragazzi e se fossero stati uccisi, né, eventualmente, su ordine di chi). Sposa inoltre Anna Neville, unicamente per avere anche l’appoggio del nord dell’Inghilterra, la figlia del conte di Warwick, il “creatore di re”.

All’inizio del dramma, Riccardo III fa uccidere anche suo fratello Giorgio, fingendosi suo amico, così da eliminare un altro possibile pretendente al trono. Sullo sfondo, la duchessa Cecilia, madre dei tre figli York, si rammarica per aver messo al mondo un tale mostro, mentre compaiono Anna Neville, prima disgustata e poi sposa di Riccardo, Elisabetta Woodville, sposa di Edoardo e madre dei principi rinchiusi nella Torre nonché l’ex regina-della fazione Lancaster-Margherita d’Angiò.

Ma Riccardo sa di avere ancora un nemico da sconfiggere, per essere al sicuro sul trono: Enrico Tudor, della casata dei Lancaster, in esilio per molti anni e che ora rivendica la corona. La primogenita di Elisabetta Woodville viene promessa in sposa a Enrico, così da unire le casate di York e Lancaster e porre fine alla Guerra delle Due Rose, ma Riccardo s’innamora di lei e medita di farne la sua regina, quando Anna Neville è appena morta.

Sicuro della sua vittoria, Riccardo incontra Enrico sul terreno di battaglia a Bosworth, non prima di aver sognato per tutta la notte gli spettri di coloro che ha ucciso, che gli augurano la morte. Enrico, invece, ha sognato per tutta la notte gli stessi spettri, che però gli augurano la vittoria. Riccardo perde il suo cavallo-da qui la famosa frase “Un cavallo! Un cavallo! Il mio regno per un cavallo!”- ed Enrico prontamente lo uccide, divenendo il nuovo re d’Inghilterra.
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Lara Zavatteri

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