Articolo aggiornato giorno 9 Marzo 2016
Se cercate un libro divertente, leggete La lunga notte del signor Otto, dell’autrice Vanessa Barbara. Otto è un signore anziano-ma non troppo-abituato alla vita frenetica e quanto mai assurda della consorte, Ada, conosciuta nel lontano 1955. Il libro però inizia quando Ada già non c’è più, morta da un giorno all’altro così, senza preavviso, ed Otto si ritrova solo in casa, senza sapere che fare della sua vita.
Otto, per cominciare, è un signore che soffre d’insonnia. Nelle lunghe ore trascorse aspettando di addormentarsi, ha il tempo di pensare e ripensare al suo passato, quel passato dove vorrebbe tanto rifugiarsi, perché allora, con Ada, tutto era più semplice, più divertente, più tutto insomma. Per brevi momenti riesce perfino a dimenticare la sua perdita, ma dura poco e al risveglio deve fare i conti con la dura realtà.
Ne La lunga notte del signor Otto, quest’ultimo si rinchiude in casa, ma presto deve fare i conti con i vicini, tutti uno più strambo dell’altro. C’è per esempio Iolanda, che vive con il nipote e che ha la mania dello yoga, dei trattamenti naturali, dei viaggi in luoghi sperduti. C’è Nico, l’aiuto farmacista che consegna le medicine a domicilio e sa tutto sugli effetti collaterali delle stesse, visto che per hobby legge continuamente i bugiardini dei medicinali, anche se vorrebbe diventare nuotatore professionista, c’è il signor Taniguchi, ormai centenario, che durante la seconda guerra mondiale combatté con l’esercito giapponese, senza rendersi conto, per trent’anni, che la guerra era finita. Lo recuperarono nella foresta, ormai solo, e ce ne volle per convincerlo.
Accanto a questi personaggi bizzarri, Otto ha i ricordi e insieme la nostalgia di Ada. Ada che era tutta diversa da lui, che parlava con tutti, che aveva sempre mille idee in testa, che sperimentava pietanze che sempre si rivelavano immangiabili, che sapeva tutto di tutti e che lo faceva ridere. Insieme ad Ada se ne sono andati colori, sapori, odori, gesti quotidiani dati per scontati ma che scontati non erano. Otto se ne rende conto adesso, dopo la sua morte e pensa a tante piccole cose che sono scomparse per sempre insieme alla moglie.
La lunga notte del signor Otto ad un certo punto narra come Otto inizia a sospettare che qualche cosa di ambiguo, quantomeno di misterioso, sia accaduto mentre lui restava all’oscuro di tutto. Fantasia, verità? Pensieri di una mente insonne? Saranno stati dei sogni, per lui che non dorme mai? Riuscirà a scoprirlo, e a ritornare a vivere, fuori dall’uscio di casa?
- La tristezza ha il sonno leggero di Lorenzo Marone - 24 Ottobre 2024
- Curiosando su Dante Alighieri… - 12 Aprile 2022
- L’impressionismo e le ballerine di Degas - 1 Aprile 2022