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Le furie di Venezia dell’autore Fabiano Massimi, edito dall’editore Longanesi, porta alla luce una realtà ancora poco conosciuta, relativa alla vita privata di Benito Mussolini. Si tratta della drammatica vicenda che vede protagonista una donna di nome Ida e suo figlio, legati al Duce ed entrambi destinati ad una fine terribile. Si tratta, purtroppo, non di un romanzo di fantasia bensì di una storia vera, tremenda nella sua atrocità. Pur raccontata anche in film e documentari, su questa vicenda ancora poco si sa.
Le furie di Venezia: la recensione
Il libro vede tra i protagonisti l’ex commissario di polizia Siegfried Sauer e il suo compare di nome Mutti, presenti a Venezia nel 1934. Un anno importante perché fu quello dello storico incontro nella laguna tra Mussolini e il dittatore tedesco Adolf Hitler, e i due protagonisti si trovano nella città lagunare perché intendono unirsi alla resistenza antifascista.
Non sanno che s’imbatteranno in un mistero che riguarda Benito Mussolini e il suo passato. Ma di preciso, di che cosa si tratta?
La scoperta dei due protagonisti
I due protagonisti de Le furie di Venezia di Fabiano Massimi seguono il Duce mentre si reca verso un manicomio, a San Clemente. Lo vedono arrivare dopo aver attraversato la laguna, non sanno nemmeno dove sta andando e che edificio sia quello dove si reca. Solo in seguito, infatti, capiranno che si tratta di un manicomio.
Ida Dalser
Ida Dalser era nata a Sopramonte, vicino a Trento. Proprio a Trento aveva conosciuto Mussolini, allora giornalista e amico di Cesare Battisti. Ida aveva aiutato in ogni modo, anche economicamente, Mussolini, che stava per fondare il Partito fascista. Ma Ida non era solo questo, era stata la prima moglie di Mussolini. Il Duce in seguito aveva sposato Rachele Guidi, facendo intendere che con Ida non aveva mai contratto matrimonio, un fatto su cui aleggiano molti misteri. Ida continuerà a proclamarsi la prima moglie di Mussolini, ignorando il Duce che le intima di tacere e per questo finirà i suoi giorni in manicomio, prima a Pergine, in provincia di Trento e poi proprio a San Clemente. Morirà nel manicomio lagunare nel 1937, senza aver mai ritrattato la sua versione.
Benito Albino
La vicenda però è ancora più intricata, perché Ida Dalser da Mussolini ha avuto un figlio, che ha chiamato Benito Albino. Somigliante al padre come una goccia d’acqua, di questo figlio il Duce non si occuperà mai. Vivrà con la madre, fino a quando non sarà internata, poi gli sarà affidato un tutore. Entrerà in Marina, anche lui, come la madre, sempre sostenendo di essere figlio di Mussolini. Proprio come sua madre, non cambierà mai questa versione e anche lui morirà, non ancora trentenne, rinchiuso in un manicomio.
Una storia vera
Come detto, la vicenda di Ida Dalser e di suo figlio raccontate in Le furie di Venezia di Fabiano Massimi è una storia vera. Una vicenda dimenticata per lungo tempo, tragica per Ida e per il figlio Benito Albino che finirono in manicomio i loro giorni, soli e separati, senza potersi rivedere.
Il film “Vincere”
La vicenda è stata raccontata anche nel film “Vincere” del regista Marco Bellocchio nel 2009. L’attrice Giovanna Mezzogiorno vestiva i panni di Ida Dalser.
I due protagonisti scopriranno il segreto del Duce?
Sauer e Mutti vedono Mussolini arrivare fino al manicomio, ma non sanno chi è andato a trovare, né possono immaginarlo. Fanno delle ipotesi, ma nulla sanno di Ida Dalser e della tristissima vicenda che l’ha vista protagonista con Mussolini. Riusciranno a scoprire il segreto di Mussolini?
Le furie di Venezia: conclusione
Nel libro Le furie di Venezia, sullo sfondo dell’incontro tra due dittatori e della volontà di due personaggi di diventare antifascisti, l’autore Fabiano Massimi colloca la vicenda di Ida Dalser e del figlio Benito Albino. La storia di una donna che fu indipendente, innamorata di quello che ancora non era il capo del Fascismo, poi una donna ripudiata, una madre cui viene tolto il figlio, qualcuno da nascondere e dimenticare. Così come sarà per Benito Albino, che morirà, come la madre, con l’unica colpa di essere figlio di Mussolini. Una storia da conoscere e da non dimenticare, come vennero dimenticati invece Ida e suo figlio, per tantissimi anni rimasti nell’oblio. Le furie di Venezia contribuisce a ricordarli, a raccontare la loro tragica storia
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