Articolo aggiornato giorno 2 Marzo 2019
Post Office è un romanzo pubblicato nel 1971 dallo scrittore tedesco, naturalizzato statunitense, Charles Bukowski.
Post office Trama
Il protagonista è ovviamente Henry Chinaski; personaggio che l’autore ama inserire nei suoi romanzi e racconti, usandolo come specchio e identificandolo sempre più in se stesso, arrivando ad essere considerato un vero e proprio alter ego.
Henry, per gli amici Hank, è un postino di Los Angeles con una naturale repulsione alla routine quotidiana; alcool, corse di cavalli, screzi lavorativi e donne rendono la sua vita un inno all’imprevedibilità, allo sbando e, perché no, alla libertà.
Bicchieri colmi di pessimo whisky e giornate più o meno fortunate alla sala corse fanno da sfondo alle avventure con “le donne della sua vita”. Prima Betty, dolce e premurosa come una mamma, poi Joyce, facoltosa e desiderosa al limite della malattia, e infine Fay, rivoluzionaria, hippy e mamma del bambino di cui Hank sarà padre.
Il lavoro gioca un ruolo fondamentale nel romanzo, il nostro protagonista inizia un testa a testa con il suo superiore, tale Stone, ometto avvezzo al dovere che infligge incarichi quasi sadici al povero Hank, colpevole però di non rispettare gli orari e di svolgere il suo lavoro perennemente avvolto dai fiumi dell’alcool.
La storia si conclude con l’inevitabile licenziamento di Chinaski, seguito da quella che lui definirà “la più clamorosa sbornia della mia vita” che lo libererà dai pensieri e dai problemi del piccolo uomo comune.
Il senso del libro e della vita di Hank sono tutti rinchiusi in una riflessione che l’autore porta alle nostre menti sul finale: “Comportatevi bene e avrete un lavoro sicuro per il resto della vita. Sicuro? La sicurezza si poteva averla anche in galera. Tre metri quadrati tutti per voi senza affitto da pagare, senza conti della luce e del telefono, senza tasse, senza alimenti. Senza tassa di circolazione. Senza multe. Senza fermi per guida in stato di ubriachezza. Cure mediche gratuite. La compagnia di persone con gli stessi interessi. Chiesa. Inculate. Funerali gratuiti.”
Post Office, l’insulto alla normalità, l’esaltazione dello spirito libero, il bello e il brutto della misantropia e della vita sempre in bilico.
Post Office, uno dei tanti capolavori di Charles Bukowski.
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Ama leggere e soprattutto scrivere, è un appassionato della letteratura del '900 e un fumatore di sigari.
Attualmente scrive anche per il settimanale sportivo "Sprint&Sport".
- Fahrenheit 451 di Ray Bradbury - 8 Febbraio 2014
- Post Office di Charles Bukowski - 15 Gennaio 2014