La mossa della regina di Elizabeth Fremantle

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Articolo aggiornato giorno 4 Marzo 2016

Per gli amanti dei libri sui Tudor, questo è da non perdere. La mossa della regina di Elizabeth Fremantle racconta infatti la storia di una regina meno conosciuta delle altre nella giostra di mogli che rese famoso re Enrico VIII.

Si tratta di Caterina Parr, una giovane-anche se all’epoca superati i trenta non si veniva più definiti tali- che è sopravvissuta al re che la Storia ha reso celebre soprattutto per aver mandato a morte le sue mogli o averle trattate in modo ignobile. Dopo Caterina d’Aragona, il cui matrimonio fu ritenuto nullo e che morì sola e in povertà, Anna Bolena, decapitata, Jane Seymour, morta di parto, Caterina Howard, decapitata e Anna di Cleves, ripudiata dal re perché troppo brutta, nella corte di Enrico VIII arrivò proprio la trentenne Caterina Parr.

Caterina aveva già vissuto molto: vedova di due mariti, giunse alla corte del sovrano con la figliastra, Meg e la fidata cameriera Dot. Un tratto che la contraddistingue è la fervente religiosità, che però non sfocia in un misticismo sopra le righe come poteva essere, per fare un esempio, quello di Margaret Beaufort, la nonna di Enrico VIII, che per tutta la vita, benché avesse ordito complotti praticamente da sempre, si considerò una specie di santa.

Caterina non si aspetta forse nulla giunta a corte, ma invece trova l’amore. Lo scorge nel volto di Thomas Seymour, fratello della defunta regina Jane, consigliere del re, zio di Edoardo, l’unico erede maschio di Enrico VIII. È un amore corrisposto ma a Caterina non sarà concesso di viverlo, almeno non subito. Sarà invece il sovrano, ormai ben conosciuto per il trattamento che riserva alle sue mogli, ad accorgersi di lei e a chiederla in sposa.

Caterina Parr, conscia del pericolo che corre, tuttavia accetta di diventare la sesta e ultima moglie di Enrico. Lui, ossessionato per tutta la vita dall’idea di avere un erede (nelle famiglie reali era preferibile avere più di un maschio, così da garantire la successione) in Caterina cerca ormai solo una compagna per gli anni che gli restanoda vivere, oltre che un’infermiera (Enrico aveva una ferita alla gamba che lo faceva zoppicare, mai guarita del tutto).

Caterina riesce anche a riunire il re alle sue figlie, Maria ed Elisabetta e resterà al fianco del sovrano fino alla sua morte, anche lei comunque sempre tenuta d’occhio, sempre sospettata, casomai ci fossero motivi per un’altra decapitazione. Invece Caterina se la caverà e, alla morte di Enrico VIII, riuscirà finalmente a sposare Thomas Seymour.

Da leggere per conoscere una regina spesso trascurata dai libri di Storia.
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Lara Zavatteri

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