Quando inizia la felicità di Gianluca Gotto

Contenuto:

Un percorso guidato dalle domande
Tra fragilità, rinascita e consapevolezza buddhista
Un viaggio fatto di incontri e amore
Un libro che accoglie, ispira e rassicura
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Articolo aggiornato giorno 5 Dicembre 2025

Quando inizia la felicità di Gianluca Gotto è un libro che si colloca nel solco della crescita personale più autentica, quella che non propone soluzioni preconfezionate ma invita a un concreto lavoro interiore. Gotto parte da un presupposto semplice e potente: ogni trasformazione nasce da una domanda, non da una certezza. Questa visione attraversa l’intero volume, trasformandolo in un viaggio di introspezione che alterna riflessioni profonde, racconti di vita vissuta e piccoli lampi di consapevolezza.

Un percorso guidato dalle domande

L’autore condivide le domande che più hanno scosso la sua vita, quelle che lo hanno obbligato a fermarsi, a guardare dentro di sé e a mettersi in cammino. Non si tratta di quesiti filosofici astratti, ma di interrogativi concreti, talvolta inusuali, persino bizzarri, capaci però di smuovere emozioni sopite e far emergere quella “verità appuntita” che, come Gotto scrive, va maneggiata con cura.

La forza del libro sta proprio in questa scelta narrativa: invece di offrire risposte pronte, propone riflessioni che diventano trampolini per il lettore. Ogni domanda è un invito all’azione, un punto di partenza per cambiare prospettiva, prendere decisioni, rompere schemi e abitudini che non ci appartengono più.

Tra fragilità, rinascita e consapevolezza buddhista

La narrazione è profondamente autobiografica. Gotto racconta senza filtri gli ultimi anni della sua vita: i momenti difficili, le fragilità che lo hanno messo alla prova, i dubbi che lo hanno accompagnato nei passaggi più complessi del suo cammino. Allo stesso tempo, emergono la rinascita, i traguardi raggiunti, i sogni che hanno preso forma e la consapevolezza maturata grazie al buddhismo.

La dimensione spirituale è centrale, ma mai imposta. È raccontata come una lente che permette di osservare la realtà con maggiore lucidità, accettazione e presenza. Il buddhismo diventa uno strumento per comprendere il valore del “qui e ora”, la bellezza del silenzio interiore, la necessità di non rincorrere la felicità come un oggetto lontano, ma di riconoscerla negli istanti che già viviamo.

Un viaggio fatto di incontri e amore

Il libro è anche la storia delle persone che hanno attraversato la strada di Gotto. Alcuni incontri sono descritti come punti luminosi in un viaggio tortuoso, capaci di orientare e ispirare. Al centro di tutto ci sono il suo grande amore per Claudia e la nuova, immensa gioia della paternità: due elementi che restituiscono al racconto una dimensione intima, calda, emotivamente potente.

Questi passaggi rendono il testo umano, reale, vicino. Non è un libro che parla “dall’alto”, ma una confessione onesta che invita a guardare la propria vita con tenerezza e coraggio.

Un libro che accoglie, ispira e rassicura

“Quando inizia la felicità” è colmo di consigli, spunti e riflessioni utili a chiunque senta il bisogno di ritrovare il proprio centro. Ma è, soprattutto, un libro che rassicura. Leggerlo è come avvolgersi in una coperta calda: una tazza di tè in un pomeriggio di pioggia, il primo abbraccio dopo tanto tempo, una chiacchierata con un amico che ascolta senza giudicare.

Le domande che scandiscono la narrazione diventano ancore a cui tornare quando la vita fa rumore. Sono segnali, ispirazioni, stimoli a smettere di rimandare e iniziare a vivere consapevolmente. La felicità, suggerisce Gotto, non va inseguita in un futuro indefinito: inizia qui, adesso, nello spazio in cui decidiamo di essere presenti.