Articolo aggiornato giorno 1 Giugno 2016
“E poi uscimmo a riveder le stelle” è uno dei versi più conosciuti della Divina Commedia di Dante. In Sidera Dantis dell’autore Vito Lorenzo Dioguardi, Dante non è più un personaggio del Medioevo e della letteratura lontano, lontanissimo da noi, per quanto affascinante. In questa raccolta di versi (Youcanprint editore) Dante diventa parte del presente, si fa voce delle miserie odierne ma anche delle speranze.
Sidera Dantis di Vito Lorenzo Dioguardi: la trama
L’idea dell’autore è stata per l’appunto quella di “calare” Dante ai giorni nostri, nella nostra realtà fatta di molte cose, a partire dall’immigrazione, ma anche dalle differenze che ancora caratterizzano l’Italia, anche a livello di lingua. Siamo ancora divisi anche nel modo di parlare, ognuno con un suo dialetto, a volte con una sorta di miscuglio tra le parlate, c’è l’attualità come, per fare qualche esempio, la protesta degli operai dell’Ilva, la Rai e il Governo italiano, ancora Obama e molto altro.
Cosa ci fa Dante in un presente come questo? Intraprende un viaggio-non era forse un lungo viaggio, quello della Divina Commedia?– imbattendosi per l’appunto in una realtà sconosciuta, dove ricercare ideali che sembrano perduti.
Sidera Dantis cioè “Con le stelle di Dante” è quindi un viaggio poetico che cerca di scoprire di nuovo ideali di libertà, giustizia, etica, con riferimenti al passato del poeta che possono adattarsi alla vita dei nostri giorni.
Un modo nuovo e sicuramente originale per scoprire Dante, in questi versi forse più vicino a noi, più capace d’intendere il nostro presente, con le sue bellezze e le sue bruttezze, come esistevano, in fondo, anche al tempo del poeta. Infatti lo scopo è sempre trovare il bene, il bello, il buono, l’amore, anche quando sembra impossibile, anche quando pare un’impresa assurda, anche a distanza di secoli. Nella Divina Commedia Dante non cercava forse Beatrice, cioè l’amore per eccellenza? Non può quindi intendersi l’amore in generale, con un parallelismo alla nostra epoca? Non vedeva forse brutture di ogni sorta, soprattutto all’Inferno, nel suo viaggio nell’Aldilà, ma anche la bellezza del Paradiso? Bello e brutto si fondevano, come accade oggi e le stelle di Dante, uguali eppure diverse al suo e al nostro tempo, tutto vedono.
L’autore è Vito Lorenzo Dioguardi, classe 1980, già autore di diversi libri tra cui “Vite di sognatori sconosciuti” e “Il sole sanguina fra gli ulivi”, quest’ultimo un romanzo storico-thriller ambientato nell’antica Roma. Per conoscere l’autore e nel dettaglio l’opera Sidera Dantis o le altre il sito da visitare è http://www.vitolorenzodioguardi.it
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