Islampunk di Michael Muhammad Knight

Articolo aggiornato giorno 14 Aprile 2022

Islampunk è un romanzo del 2006 (edito in Italia nel 2007 da Newton Compton Editore, nella serie Vertigo), scritto da Michael Muhammad Knight, classe ’77, scrittore islamico progressista (per sua stessa definizione). Convertitosi all’età di 15 anni, dopo aver letto l’autobiografia di Malcolm X, fra le sue influenze ci sono, fra gli altri, anche i Public Enemy. Personaggio stravagante, che ha sollevato più di qualche critica e perplessità, studia l’Islam in Pakistan, si presenta volontario in Cecenia per combattere la Jihad, per poi tornare negli Stati Uniti e pubblicare alcuni romanzi contro l’Islam radicale ed estremo.

Islampunk: la trama

Con Islampunk, in particolare, Knight ha il merito di aver portato all’attenzione della critica e del pubblico un genere musicale (il Taqwacore) che raccoglie moltitudini di giovani islamici insofferenti all’estremismo di una certa cultura araba, che cercano soddisfazione e libertà pur nel rispetto di Allah.

Immaginate una comune, con il suo andirivieni di improbabili personaggi, le sue feste più o meno estreme, la musica (meglio se punk e hardcore). Ecco, ora aggiungete a questo quadretto la religione, quella islamica, agli occhi dei più quanto di più radicale e limitante possa esserci sul Pianeta. Condite il tutto con una colonna sonora infuocata di punk rock e hardcore, canzoni elettriche e graffianti che cantano di Allah, della vita in Medio Oriente e di un’esistenza secondo le leggi (non estreme) dell’Islam. Avete ottenuto Islampunk.

Il Romanzo ruota attorno a una comune punk-Islamica in quel di Buffalo (stato di New York), dove si incrociano e sovrappongono le vicende di alcuni personaggi assolutamente straordinari. Da Ayyub lo Straordinario, improbabile punk dedito all’autodistruzione ma con una vena di misticismo, a Umar, musulmano punk votato all’astinenza da alcool, droghe, sesso promiscuo e tabacco, fino a Rabeya, femminista radicale con il burqa, passando per Muzammil, che si batte contro l’omofobia nell’Islam radicale.

Tutto ciò viene raccontato attraverso gli occhi di Yusuf Ali, un americano di origini pakistane, che studia ingegneria all’Università di Syracuse e che alla vita nel campus preferisce di gran lunga i party alla comune.

Un romanzo travolgente e incredibile, soprattutto se letto alla luce delle fobie di oggi verso il mondo islamico e musulmano.

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