La casa sulla Marteniga

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Articolo aggiornato giorno 6 Marzo 2016

Tina Merlin, per chi ha seguito o ha scoperto dopo lo spettacolo di Marco Paolini e il film di Renzo Martinelli il Vajont, è la giornalista che coraggiosamente scrive ciò che sta accadendo nella valle del Vajont nel periodo in cui si sta costruendo la diga. Tina Merlin fu l’unica a denunciare ciò che stava accadendo ai paesi di Erto e Casso e nelle frazioni mentre il grande foglio di cemento si alzava: crepe nei muri, scosse di terremoto, frane. Fu l’unica a scriverne, l’unica a raccogliere le paure della gente, l’unica a subire anche un processo per aver diffuso “notizie false e tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico”. Fu assolta, perché tutto ciò che aveva scritto era vero. La Merlin fu testimone di ciò che accadde dopo, di ciò che aveva scritto da anni e che si verificò il 9 ottobre del 1963, con la frana del monte Toc nella diga e oltre 2000 morti a Longarone e frazioni e ai paesi di Erto-Casso e frazioni.

Tina Merlin è sempre associata al nome del Vajont, ma fu anche molto altro come lei stessa racconta in questo libro. La Marteniga è un fiume che scorre accanto alla sua casa natia, mentre racconta, in questo testo, tratti della sua vita giovanile. La Merlin durante la seconda guerra mondiale fu una partigiana, vide con i suoi occhi di giovane donna ciò che accadeva a coloro che si opponevano alla politica di Mussolini, alla guerra, a chi combatteva contro i tedeschi. Fu colpita anche in prima persona, perché uno dei suoi fratelli venne ucciso proprio in questo contesto. Una gioventù fatta anche di povertà, riscattata da nobili valori e da quel coraggio che Tina si porterà dietro tutta la vita. Il rapporto complicato con la madre, che ora vede giocare con il figlio e che le sembra tanto diversa dalla madre di quando lei era bambina.

Nel libro la casa sulla Marteniga si scopre Tina Merlin, i suoi affetti, le sue paure, i suoi slanci. Tina Merlin prima del Vajont (ma anche dopo), una giornalista e prima di tutto una donna fedele a se stessa, anche se questo significava rimanere soli.
[alert type=”black”]La casa sulla marteniga Libro[/alert]

Lara Zavatteri

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