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Articolo aggiornato giorno 25 Luglio 2018
La collana verde del Touring Club Italiano (lo ricordiamo, un’istituzione fondata nel 1894 per promuovere il turismo), nel 2010 si è arricchita di un nuovo volume relativo alla Provincia di Forlì e Cesena.
Guide d’Italia: Forlì e Cesena
Se fino al 1992 il capoluogo di provincia era Forlì (targa FO, per i nostalgici), col distacco di Rimini a formare provincia a sé stante, il capoluogo si è sdoppiato comprendendo anche Cesena e modificando la targa in FC (nel 1999).
Inserita in un contesto paesaggistico meraviglioso, a livello amministrativo la Provincia di Forlì-Cesena si trova stretta fra Bologna, Ravenna e Rimini: offre quindi numerose possibilità di escursione culturale, enogastronomica e paesaggistica. Infatti, a livello geografico è circondata da un lato dai contrafforti dell’Appennino tosco emiliano, che a sud ne segnano il naturale confine, e dall’Adriatico, che a nord-est si esprime con tutte le sue infinite possibilità a Cesenatico, località balneare nota fin dai tempi dell’Antica Roma.
Il territorio romagnolo (la zona sud dell’Emilia Romagna, cui Forlì e Cesena appartengono) non ha certo bisogno di biglietti di presentazione. In particolare la Provincia di Forlì-Cesena presenta sul suo territorio non annovera solo attrazioni di carattere paesaggistico, già sopra ricordate (l’Appennino è vicinissimo, con tutte le sue valli i suoi boschi e la sua flora e fauna, e l’Adriatico a pochi minuti di auto), ma anche culturali.
La zona è infatti ricca di testimonianze del passato, gloriose nella loro magnificenza quanto facili da raggiungere. Se si considera che a pochi chilometri si trovano anche città come Ravenna, Faenza, Rimini, Bologna, San Marino, è facile comprendere come la zona di Forlì e Cesena sia collocata in una posizione più che felice, ideale per chi vuole vivere in una zona tranquilla ma vicina ai grandi centri e a paesaggi naturali mozzafiato.
Forlì, con i suoi circa 110.000 abitanti, è una piccola cittadina di impianto romano (Forum Livii, era il suo antico nome, ovvero il Mercato di Livio), che si è sviluppata nel corso dei secoli e che, come la maggior parte delle città italiane grandi e piccole presenta una notevole commistione di stili. L’architettura che principalmente la contraddistingue è di carattere religioso, con le sue numerosissime chiese (non si dimentichi Santa Croce).
Cesena, invece, conta circa 96.000 abitanti ed è anch’essa una città di origine romana (non è certa l’origine del nome, che potrebbe essere stato Curva Caesena), anche se l’impronta non è quella a caratteristico Cardo e Decumano, ovvero le due vie che tipicamente si incrociavano nel centro cittadino e dividevano l’abitato in quattro settori: il Cardo in direzione nord-sud e il Decumano in direzione est-ovest.
Se Forlì è decisamente caratterizzata da chiese e abbazie, Cesena è invece caratterizzata dalle biblioteche, alcune di grande pregio.
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