Articolo aggiornato giorno 6 Marzo 2016
Raymond Moody, dopo essere stato colpito da una scarica elettrica, fu dichiarato morto mentre si trovava ricoverato in ospedale. Ma, lo racconta nel suo libro “La vita oltre la vita” nonostante questa situazione lui non se ne preoccupò. In quel libro racconta di come fosse consapevole di tutto, ma che il passaggio in un altro mondo non l’aveva traumatizzato, anzi si sentiva in pace, circondato d’amore. In quella dimensione Raymond riesce a vedere e a sentire chi gli è accanto nel mondo reale, ma sente e vede anche ciò che contraddistingue l’Aldilà. Incontra esseri di luce che gli spiegano il suo percorso e quale sarà il suo compito una volta tornato sulla Terra. Già, perché per lui non è ancora giunto il momento di restare, deve tornare alla vita. Raymond, però, non lo desidera: troppo bello quel luogo, troppa pace, come non ne aveva mai percepita in vita. Eppure deve tornare e completare il suo cammino sulla Terra.
Tornato in vita, un caso giudicato impossibile dai medici, con molta fatica Raymond affronta la riabilitazione e la vita di ogni giorno. È stato colpito gravemente e il suo corpo, lieve come una piuma e senza dolore nell’Aldilà, nel nostro mondo sente ogni spasmo quando tenta di muoversi, ogni minimo dolore. Eppure Raymond non si arrende e inizia a ripercorrere la sua strada, scrivendo libri sull’argomento, ancora tabù, dello stato di pre-morte. “Una scia di infinite stelle” segue “La vita oltre la vita” e parte dall’esperienza di Raymond per raccontare cos’è lo stato di pre morte, cosa accade, cosa si sente, cosa si vede, come tutto viene percepito, se è possibile incontrare e mettersi in contatto con i nostri cari defunti. Storie di persone che hanno vissuto quest’esperienza e hanno deciso di renderla pubblica.
Un libro che racconta storie per la scienza impossibili, inspiegabili, eppure scolpite nei ricordi di chi ha guardato oltre anche a distanza di molti anni.
[alert type=”black”]Una scia di infinite stelle Libro[/alert]
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