Che. Una vita rivoluzionaria di Jon Lee Anderson

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Articolo aggiornato giorno 10 Maggio 2024

Che. Una vita rivoluzionaria di Jon Lee Anderson è un libro della Feltrinelli pubblicato nel 2020. Ha 896 pagine, disponibile in formato cartaceo.

Che. Una vita rivoluzionaria di Jon Lee Anderson: la recensione

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Che era come lo chiamavano, perché è un espressione argentina che Ernesto Guevara, conosciuto proprio come il Che, utilizzava spesso. Jon Lee Anderson nel libro “Che. Una vita rivoluzionaria” in questa edizione aggiornata racconta la vicenda di un uomo nato in Argentina, che diventò medico e intraprese due viaggi per scoprire l’America Latina più nascosta, prima con l’amico Alberto Granado, poi da solo. Sarà accanto alle persone più povere e bisognose, a quelli, come i lebbrosi, che nessuno curava. Fino a conoscere Fidel Castro e a decidere di partecipare alla Rivoluzione Cubana.

Che. Una vita rivoluzionaria di Jon Lee Anderson narra la vicenda del Che sulla Sierra Maestra mentre insieme al gruppo di rivoluzionari cerca di rovesciare la dittatura di Batista, ma racconta anche il Che privato, i suoi amori, la sua famiglia, i suoi pensieri che spesso ha affidato anche a diari. Ernesto Guevara de la Serna (questo il suo nome completo) dopo la caduta di Batista fu ministro a Cuba, dando sempre il buon esempio, ma quel ruolo gli stava stretto. La sua idea era esportare la rivoluzione dove ce n’era bisogno, come in Congo, come in quella Bolivia dove, il 9 ottobre 1967, troverà la morte a nemmeno 40 anni.

Che. Una vita rivoluzionaria di Jon Lee Anderson permette di conoscere il Che, grazie alle ricerche dell’autore, testimonianze di chi gli fu vicino, ma anche di coloro che l’hanno giustiziato. Testimonianze unite ad archivi del Che che l’autore ha raccolto per fare un quadro a tutto tondo di quest’uomo che per tutta la vita sacrificò se stesso per i suoi ideali e per gli altri. Fu l’autore a sapere, grazie ad un generale boliviano, dove era stato sepolto il corpo del Che, ritrovato nel 1997 e sepolto poi a Cuba.

Se l’uomo è morto da molti anni, l’ idea di giustizia in generale e soprattutto per i Paesi in via di sviluppo, la necessità di mettersi in gioco in prima persona continuano a far parte, al di là delle idee politiche, della figura ormai mitica del “Che”, che incarnò la figura del rivoluzionario probabilmente come pochi altri prima di lui.

Giovanni
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