Articolo aggiornato giorno 7 Marzo 2016
E’ un killer freddo, concentrato e senza scrupoli quello descritto dalla penna di Luis Sepulveda, chiamato a togliere dai piedi gente scomoda politicamente.
Vado, ammazzo e torno – In questo consiste il suo lavoro, da sei zeri sulla destra esentasse.
Ma cosa succede se questo professionista dell’omicidio ad un certo punto s’innamora?
Succede che egli diventa la contraddizione in persona, ovvero un Killer sentimentale, come lo definisce il titolo stesso del racconto, completamente dipendente dalla sua “gran figa francese” come ama definirla in modo misogino. Lui lo sa, che tutto ciò va contro le leggi della sicurezza, sa che un professionista vive solo e sa anche che per dar sollievo al corpo, il mondo offre un ampia scelta di puttane.
Poi quando la sua ragazza lo avvisa con un fax (siamo nel 1989 non c’erano ancora i telefoni cellulari) di non aspettarla perché in Messico ha conosciuto un altro uomo… bè lì la situazione precipita; i tormenti amorosi s’impadroniscono della sua mente e delle sue azioni proprio quando non devono. Commette errori inammissibili, arrivando persino, in un lapsus, ad avvertire la sua prossima vittima che dovrà ammazzarla.
Diario di un killer sentimentale è il racconto composto dai 7 giorni più tormentati di questo personaggio, scisso tra il mal d’amore che prova per la sua ex ragazza Parigina e la freddezza che il suo lavoro inesorabilmente gli richiede: tra errori, contraddizioni, dialoghi con la sua immagine riflessa nello specchio riuscirà a portare a termine il suo ultimo grande incarico?
Ma sarà ancora così importante per lui quel lavoro da 6 zeri sulla destra ed esentasse dopo aver perso l’amore?
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