Articolo aggiornato giorno 6 Novembre 2017
Educazione Siberiana è opera prima per l’autore Nicolai Lilin, nato a Bender in Transnistria nel 1980 da famiglia di origine siberiana (non russa, siberiana!!!), e naturalizzato italiano nel 2004.
Il romanzo (autobiografico? Probabilmente in parte) racconta gli anni dell’adolescenza e della formazione di Nicolai (soprannominato Kolima), che vive a Bender con la sua famiglia e nonno Kuzja, suo mentore nella complicata società degli urka siberiani. Siberiano, per tutto il romanzo, non è un aggettivo geografico ma un’identità: indica l’appartenenza a un gruppo etnico ben preciso, in continua lotta con il resto del mondo sia esso rappresentato dall’Unione Sovietica o dall’Occidente, dalla polizia o da una banda rivale.
Educazione Siberiana racconta la vita in Siberia
Gli elementi distintivi della società siberiana sono basilari, quasi tribali nella loro semplicità, e sono le armi, presenti nella vita quotidiana come il pane e il latte, l’onore, in nome del quale si è disposti a uccidere o a essere uccisi, e i tatuaggi, che raccontano vita e sofferenze della persona sul cui corpo sono incisi. Il rispetto per gli appartenenti al gruppo è incondizionato, in particolare per l’autorità rappresentata dagli anziani: chiunque sia tanto sconsiderato da mancare di rispetto a un anziano merita la morte, e nel romanzo Nicolai parteciperà a un paio di missioni punitive tese proprio a insegnare “il rispetto per l’autorità anziana”.
Nicolai e i suoi amici muovono i primi passi in questo mondo strano e pericoloso, fra alcol e risse, prostitute e riformatorio, fino alla brusca conclusione di tutto, rappresentata dalla chiamata alla leva militare, quasi che il sistema, in ogni caso, voglia reclamare la sua supremazia su qualsiasi forma di organizzazione sociale alternativa. Oltre all’emulazione dei grandi e al lento apprendimento dell’essere siberiani, nella vita di Nicolai e compagni ricopriranno un ruolo fondamentale due attività ben precise: le gite sul fiume (dove uno degli amici di Nicolai trova la morte per annegamento) vicino a Bender, e le scorribande a Fiume Basso, centro vicino al loro, dove a farla da padroni sono bande rivali.
Educazione Siberiana rappresenta il primo capitolo di quella che lo stesso Lilin ha ribattezzato “Trilogia Siberiana”, costituita successivamente da Caduta Libera (2010), dove vengono raccontate le vicende di Kolima scaraventato nella Guerra in Cecenia, e da Il Respiro del Buio (2011), che racconta le difficoltà del protagonista a reinserirsi nella società al ritorno dalla guerra.
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