Articolo aggiornato giorno 23 Giugno 2018
Gemelle imperfette di Affinity Konar racconta da un lato il rapporto unico, speciale che si crea fra i gemelli, dall’altro ricorda gli orrori perpetrati proprio sui gemelli ad Auschwitz.
Gemelle Imperfette: la trama
Teatro della vicenda delle gemelle Pearl e Stasha è proprio il campo di concentramento di Auschwitz, dove entrambe vengono deportate nel 1944 insieme alla madre e alla nonna. Inizialmente sarà proprio il loro modo di comunicare, di capirsi senza bisogno di parole, di interpretare in un attimo l’una i pensieri dell’altra a far sì che le gemelle possano sopravvivere, ma purtroppo sono arrivate proprio ad Auschwitz, dove opera un medico passato alla storia per le sue brutalità sui prigionieri, ovvero Mengele.
Mengele era tristemente famoso non solo per le torture che infliggeva genericamente ai prigionieri, ma soprattutto per gli esperimenti terrificanti e assurdi che compiva su una particolare categoria di persone, ovvero proprio sui gemelli. In Gemelle imperfette infatti non ci vuole molto perché il dottore si accorga delle bambine, che vengono inserite nel gruppo di gemelli su cui Mengele effettuerà degli esperimenti.
Poco a poco, nonostante il loro legame fortissimo, le crudeltà cui assistono e cui a loro volta vengono sottoposte le dividono, fanno cioè in modo che il loro essere quasi una persona sola sparisca, lasciando Pearl e Stasha disorientate, incapaci di comprendere perché hanno perso quel legame speciale che da sempre le caratterizzava. Ognuna ora sente su di sé dolore e colpa, non condividono più ogni cosa, perfino i pensieri non ancora espressi, Mengele insomma è riuscito a spezzare un legame che sembrava impossibile da lacerare.
In Gemelle imperfette purtroppo non finisce qui. Infatti, durante un concerto organizzato da Mengele, Pearl scompare misteriosamente, lasciando sola Stasha che continuerà a sperare che la gemella non sia morta, non sia persa per sempre, ma anche a pensare lei stessa a come sopravvivere, se mai il campo sarà liberato e se la guerra finirà.
Con lei c’è l’amico Feliks, anche lui con il fardello di un fratello morto sulle spalle, anche lui con sensi di colpa, dolori e rancori che si porterà dietro per tutta la vita. Con Stasha si trova a vagare per una Polonia che non è più la stessa, dopo la liberazione del campo di Auschwitz, un mondo che anni di guerra, bombardamenti e miseria hanno completamente trasformato. Entrambi sperano che il dottor Mengele venga catturato e giudicato per i terribili crimini che ha commesso, ed entrambi dovranno imparare a vivere in un realtà sconosciuta, in un mondo diverso da quello che avevano lasciato e in un’esistenza dove sono, irrimediabilmente, molto più soli che all’inizio.
Un libro che riporta il lettore nel campo di Auschwitz e che narra dello spietato dottor Mengele, ossessionato dai gemelli e dalla loro unicità, ma anche un libro che racconta come anche dei ragazzi hanno trovato la forza per andare avanti, ritrovando nell’amicizia lo stimolo per non mollare, anche quando tutto è cambiato per sempre.
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