Gli occhi di Oriana di Sandro Sechi

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Gli occhi di Oriana di Sandro Sechi è un libro del 2006, che narra la vita quotidiana, sotto forma di diario, di Sandro Sechi, dipendente della Rizzoli a New York e l’ultimo assistente della giornalista e scrittrice fiorentina.

Gli Occhi di Oriana: la trama

Il libro inizia nel 2004 e racconta il rapporto che s’instaura, giorno dopo giorno tra Oriana e Sandro. Lui arriva alla casa della scrittrice intimidito, trovando invece una persona cordiale, minuta nell’aspetto, che molte volte cucinerà per lui. Sarà custode delle confidenze della Fallaci, dei suoi scatti d’ira, della sua indignazione ma anche fedele assistente in molte mansioni che svolge anche accompagnandola in giro per la città.

Oriana Fallaci


Oriana Fallaci in quel periodo combatteva ferocemente contro “L’Alieno”, il nome che aveva affibbiato al tumore che l’aveva colpita e che ad un certo punto arriva ad offuscarle la vista. Per questo motivo, richiamando il titolo del libro, Sandro diviene appunto gli occhi di Oriana, vedendo per lei e per lei commentando ciò che succede, chi vede e in generale il mondo che Oriana riesce ormai solo a intravedere.

Sarà Sandro ad accompagnala a vedere un anello simile a quello che Oriana aveva infilato al dito dell’amato Alekos Panagulis, morto in Grecia nel 1976, cui la Fallaci dedicò poi il libro “Un uomo”, sarà a casa della Fallaci che Sechi incontrerà Mentana, ascolterà da Oriana una serata con Giuliano Ferrara e altri commensali giunti nella Grande Mela, sarà nella casa della scrittrice che Sandro adocchierà il manoscritto de Un cappello pieno di ciliegie, il libro cui Oriana aveva dedicato un decennio di vita e che era stata costretta ad interrompere per scrivere l’articolo a seguito dell’attacco delle Torri Gemelle nel 2001, poi diventato il libro “La rabbia e l’orgoglio” cui seguirono “La forza della ragione” e “L’Apocalisse”. “Un cappello pieno di ciliegie” che racconta la storia della famiglia di Oriana, sarà pubblicato postumo dopo la morte della scrittrice nel 2006.

Sandro Sechi scopre un’Oriana capace di grandi slanci ma anche di epiche sfuriate come quelle negli ospedali americani, oppure quando si rifiuta di comunicare con tutti. Ne esce un quadro di una donna molto forte, decisa, che a muso duro affronta le difficoltà della vita, perfezionista, che non dimentica le sue radici-parla della madre, dello zio, del padre e Sandro troverà anche l’orazione funebre di Oriana al padre- nè le esperienze traumatiche come quando a Città del Messico, durante una sparatoria, fu creduta morta, un’Oriana che, come afferma, si riconosce più nella letteratura che nel giornalismo.

Sandro Sechi è testimone di tutto questo, ma alla fine sarà licenziato dalla Fallaci per aver incautamente fornito il numero di fax della scrittrice. Dalla sua collaborazione con la scrittrice è nato questo libro, che restituisce l’immagine di una donna forte, a volte dura, ma capace di chiamare le cose con il loro nome, di stupire con gesti di stima e affetto, restando sempre, fino alla fine, fedele a se stessa.

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Lara Zavatteri

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