I sette corvi di Matteo Strukul

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I sette corvi: recensione
I sette corvi Pdf

Articolo aggiornato giorno 4 Marzo 2025

I sette corvi è un libro di Matteo Strukul, pubblicato a Febbraio 2025, edito da Newton Compton Editori. I sette corvi di Matteo Strukul è un thriller avvincente che trascina il lettore in un’indagine ricca di suspense e segreti inquietanti.

I sette corvi: recensione

La storia ha inizio nel gennaio 1995 a Rauch un piccolo paesino della Val Ghiaccia tra le Alpi Venete, in cui viene ritrovato il cadavere di una rispettabile professoressa della zona, Nicla Rossi. Un omicidio così violento che sconvolgerà la vita quotidiana dei pochi cittadini. Il caso sembra abbastanza complicato per la polizia locale, ed è per questo che viene interpellato il commissario Casagrande del distretto Bellunese, che affida l’incarico all’ispettrice Zoe Tormen, che insieme al medico legale Alvise Stella, dovranno risolvere l’enigma che si cela dietro a questo sinistro assassinio.

Ma un pensiero inquietante si fa strada man mano che i due colleghi esaminano l’indizi, forse quel paesino così sperduto, silenzio e tranquillo, nasconde una verità raccapricciante, la presenza di un serial Killer.

I personaggi: Zoe e Alvise

Zoe: L’ispettrice Zoe Tormen, una giovane donna sui trent’anni, dai lunghi capelli castani che indossa jeans e camicia a quadri come i cantanti della sua musica preferita: grunge. Dalla personalità forte è ribelle, amica di quelle montagne che da giovane ha sempre scalato. In sella alla sua Lancia Delta da rally che pilota in modo spericolato si appresta a raggiungere la località in cui è avvenuto il macabro evento. Però, dietro lo sguardo di una donna così audace e combattiva, si nasconde un grande dolore.

Alvise: Il medico legale Alvise Stella, stimato professionista, veste abiti di un elegante inglese, ascolta musica classica ed è un amante del gioco degli scacchi. Un quarantenne dai modi gentili e raffinati, introverso e anche razionale.
I due pur avendo caratteri diversi, saranno costretti a confrontarsi e collaborare insieme per giungere alla soluzione.
L’ispettrice e il dottore saranno ospiti nella locanda de: i sette corvi. Rauna è la proprietaria del locale, il cui aspetto sembra più avvicinarsi a un personaggio delle favole, in contrasto con il luogo in cui vive. Il nome della locanda è strettamente legato ad un evento orribile del passato, divenuto secondo le superstizioni degli abitanti una maledizione che ha colpito le generazioni nel tempo.

Nicla Rossi: il cadavere

Il corpo della donna ritrovata senza vita risulta essere quello della professoressa Nicla Rossi. L’insegnante è una giovane donna, apprezzata da tutti nel minuscolo paesino. Sembra conducesse una vita ineccepibile senza ombre nel suo passato. Le circostanze la vedono vittima di un feroce delitto, i suoi occhi strappati via, fanno venire i brividi.
Purtroppo, la piccola stazione di polizia locale non dispone di una cella frigorifera così il corpo di Nicla viene conservato all’interno di un enorme capannone, che tanti anni fa era un fienile.

Verrà ritrovata così, da Zoe e Alvise adagiata su una grande tavola di legno, pallore cadaverico, i buchi vuoti lasciati dagli occhi strappati, e profonde lesioni in tutto il corpo. Questa è la visione che si presenta davanti ai loro occhi, dopo aver sollevato il telo che protegge il corpo della mal capitata.

Il cadavere, in questione è pieno di lesioni come se degli uccelli l’avessero beccata da per tutto. Probabilmente la salma era rimasta troppo a lungo in quel luogo, è forse era diventata preda degli animali del bosco, che avevano cominciato a banchettare con i suoi resti.

Dopo un’attenta ed oculata osservazione, secondo Alvise, le lesioni che presenta il corpo non sono state le cause scatenanti della morte. La professoressa involontariamente, si era slogata una caviglia, e sicuramente faceva fatica a camminare. Allora perché accanirsi con una tale ferocia? Gli occhi cavati via non sembrano affatto opera di uccelli, ma bensì le mani esperte di un essere che impugna un coltello per inscenare un rituale. Una vendetta che ha il sapore di un passato, mescolato ad un rituale oscuro che colpirà da adesso in poi, ferocemente mietendo continue morti.

Rauch: la leggenda e i corvi

Rauch si trova all’interno della Val Ghiaccia, tra le montagne delle Alpi Venete ai confini del Friuli-Venezia Giulia. La piccolissima cittadina ospita pochi abitanti. Immersa nella natura montuosa, innevata ed isolata, scenario perfetto per innestare il seme di un’oscura leggenda che accompagna i protagonisti verso la scoperta che forse ciò con cui hanno a che fare, richiama una vendetta del passato che trascina ancora oggi.

Secondo gli abitanti del luogo, l’omicidio è collegato alla maledizione de: i sette corvi. Si narra che quando i corvi raggiungono il numero sette, la maledizione degli spiriti macchia di rosso il bianco candido della neve nella valle. La storia affonda le sue radici circa 500 anni fa, una donna venne accusata di essere una strega, condannata al rogo, bruciò insieme a sette corvi. Una leggenda bagnata di sangue, che aleggia in quel luogo, i cui corvi divennero da quel momento per tutti gli abitanti presagio di sventura e morte.

Conclusione

Strukul ha creato un grande capolavoro, mettendo in evidenza tanti aspetti che fanno emergere un thriller-horror da oscar. Perché no! Ci sono tutti i presupposti per diventare una pellicola cinematografica. Il richiamo agli uccelli, come i corvi, che sono presenza predominante in questo libro, che accomuna anche i film come il Corvo, con Brando Lee e gli stormi neri assassini nel grande film di Hitchcock “uccelli”. I sette corvi neri rappresentano un emblema onirico. Comunque, gli uccelli sono sempre stati scelti da registi e scrittori per ricoprire il ruolo simbolo di portatori di sventura, un passaggio aperto tra la vita terrena e la morte. L’atmosfera gelida, caratterizzata dalla neve, diventa una compagnia persistente per tutta la narrazione.

Pagina dopo pagina si amplifica la tensione e la paura. Tutto è avvolto dal silenzio che solo la natura selvaggia offre, un silenzio però tagliato dal passaggio degli stormi dei corvi che ricorda alla popolazione che sta per arrivare una disgrazia. Sicuramente l’ingiustizia subita da quella donna, additata come una strega è messa a morte ingiustamente, fa tremare i cittadini. Apparentemente, persone semplici, ma legati a superstizioni antiche, in cui credono fortemente che maledizione scagliata contro di loro si tramandi di generazione in generazione.

La sciagura ritorna, sottoforma di corvi che ricoprono di nero intenso tutto. Ma sarà vero che la morte arriva dal passato? È giusto credere al sovrannaturale per giustificare degli omicidi così orribili? Un intreccio avvincente, che trasporta il lettore, in un luogo in cui la gelida atmosfera della neve diventa una custode silenziosa.

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