[PDF] Il Sentiero Perduto delle Arance di Nadia Marks

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Il Sentiero perduto delle arance: la recensione
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Articolo aggiornato giorno 25 Novembre 2024

Il Sentiero Perduto delle Arance di Nadia Marks è un romanzo che ci trasporta in una Cipro incantata, dove il paesaggio mediterraneo diventa il palcoscenico di una storia intensa di amicizia, tradimento, amore e riconciliazione. Pubblicato da Newton Compton Editori nel giugno 2020, questo libro di 352 pagine affonda le radici in un piccolo villaggio tra le montagne dell’isola, dove due famiglie, nonostante le differenze religiose, vivono fianco a fianco. Un racconto che esplora il significato di legami familiari, il peso della memoria e l’importanza del perdono, con un finale che apre alla speranza.

Il Sentiero perduto delle arance: la recensione

La storia si sviluppa attorno a due famiglie cipriote che, pur appartenendo a fedi diverse, sono unite da un forte legame di amicizia e sostegno reciproco. I protagonisti principali sono Lambros e Orhan, due ragazzi che crescono come fratelli, divisi dalla religione ma uniti da un rapporto sincero e profondo. Le loro famiglie, purtroppo, non riusciranno a sfuggire alle tensioni che segnano la storia turbolenta di Cipro. Un tradimento devastante getta le fondamenta di una serie di eventi che minano la solida relazione tra i due ragazzi e, in maniera più ampia, distruggono il legame che lega le due famiglie.

Molti anni dopo, Lambros, ormai adulto e residente a Londra, decide di rivelare alla figlia Stella i dolorosi ricordi di quel passato lontano. La ragazza, ascoltando il racconto del padre, viene trasportata in un’altra epoca, in una Cipro che non esiste più, ma che vive nei racconti di una generazione che ha visto il mondo cambiare. La domanda centrale del libro è se sia possibile ricucire gli strappi del passato e se la nuova generazione possa finalmente colmare il divario tra le ferite lasciate dal tradimento e dalla guerra.

Tematiche e sviluppo della trama

Uno degli aspetti più affascinanti del romanzo è la sua capacità di intrecciare la storia personale dei protagonisti con la storia collettiva dell’isola di Cipro, segnando il confine tra gli eventi familiari e le ripercussioni storiche che li influenzano. Il conflitto religioso e politico che divide l’isola diventa il contesto che fa da sfondo alle vicende delle due famiglie, mettendo in evidenza le difficoltà e le sofferenze che derivano dalla guerra, ma anche la bellezza dei legami umani che, purtroppo, vengono spesso distrutti da incomprensioni, gelosie e tradimenti.

Il racconto di Stella, che apprende la storia del padre e delle sue origini, rappresenta una sorta di ponte tra le generazioni. Mentre il padre è il custode di un passato doloroso, Stella diventa la speranza di un futuro di riconciliazione. La figura della giovane protagonista, che ascolta e impara dalle parole del padre, simboleggia la possibilità di andare oltre le divisioni storiche e le ferite lasciate dal passato. Il romanzo si concentra sullo sforzo di perdonare, di rimettere insieme i pezzi di una storia segnata dal dolore, ma anche sull’importanza della memoria, che non deve essere dimenticata, ma piuttosto compresa e accettata.

Il “sentiero perduto delle arance”, che fa da filo conduttore nel libro, diventa simbolo di un cammino che unisce e divide al tempo stesso. Le arance, con il loro profumo e la loro bellezza, sono l’emblema di un’isola che conserva ancora tracce di un’epoca in cui le persone, nonostante le differenze, riuscivano a vivere in armonia. Tuttavia, come ogni sentiero che si perde nel tempo, anche la bellezza di questo mondo è stata oscurata dalla storia, dalla guerra e dai conflitti religiosi. Solo la nuova generazione, rappresentata da Stella, avrà la possibilità di riscoprire e riprendere questo sentiero, ricostruendo ponti che sembravano ormai irrecuperabili.

Stile e narrazione

Nadia Marks si distingue per uno stile narrativo che miscela la bellezza della scrittura con la profondità emotiva dei temi trattati. La sua prosa è fluida e coinvolgente, riuscendo a catturare il lettore e a trasportarlo in un mondo lontano, ma terribilmente reale. Il libro è ricco di descrizioni evocative della natura cipriota e della vita quotidiana, che danno un tocco di autenticità alla storia, rendendo l’ambientazione viva e palpabile.

I dialoghi tra i personaggi sono altrettanto intensi e ricchi di emozioni, soprattutto quelli tra Lambros e Stella, che rappresentano il cuore pulsante del romanzo. Ogni parola è pesata, ogni silenzio dice più di mille frasi. La narrazione alterna momenti di grande tensione emotiva con quelli di speranza, creando un perfetto equilibrio tra il dramma e la luce.

Conclusioni

Il Sentiero Perduto delle Arance è un romanzo che tocca il cuore del lettore. Con una trama intensa e ben costruita, Nadia Marks esplora temi universali come il perdono, la memoria, l’amore e la redenzione. La sua scrittura appassionata e il modo in cui intreccia le storie personali con le grandi questioni storiche e sociali rendono questo libro un’opera potente e coinvolgente. La storia delle due famiglie cipriote è un invito a riflettere su quanto sia difficile, ma anche necessario, fare pace con il passato per costruire un futuro di speranza e riconciliazione.