Articolo aggiornato giorno 15 Giugno 2024
Il trono d’autunno Il romanzo di Eleonora di Aquitania è il terzo ed ultimo libro della trilogia dedicata a questa regina e duchessa d’Aquitania scritto dall’autrice Elizabeth Chadwick, pubblicato quest’anno dall’editore TRE60, nella collana Narrativa TRE60. Si compone di 480 pagine ed è disponibile in versione cartacea oppure ebook. Il libro segue il primo della serie “La regina ribelle” e il secondo“La corona d’inverno“.
Il trono d’autunno: la recensione
In questo terzo e ultimo romanzo della trilogia siamo nel 1176 e la regina Eleonora, chiamata Alienor, è imprigionata a Sarum dal secondo marito, re Enrico d’Inghilterra. Costui mal sopporta le sue ingerenze nella politica ed inoltre vuole personalmente controllare e manipolare i figli avuti da lei.
Ne Il trono d’autunno di Elizabeth Chadwick Alienor dovrà fare i conti con molte sofferenze: non solo la prigionia impostale dal marito, ma anche la morte di figli, figlie e nipoti, la reclusione del figlio prediletto Riccardo (Cuor di Leone) e la cattiveria innata del figlio Giovanni.
Mentre è prigioniera a Sarum re Enrico ha altri figli con diverse amanti, vorrebbe un annullamento del suo matrimonio o che Alienor prendesse i voti per potersene sbarazzare del tutto, ma non riuscirà a piegare il carattere della moglie.
Il trono d’autunno Alienor ad un certo punto resta vedova, diviene libera dopo 15 anni di prigionia, regina madre d’Inghilterra-il nuovo re è il figlio Riccardo, che amministra anche l’Aquitania- ma nuove sfide la attendono.
Il trono d’autunno dell’autrice Elizabeth Chadwick vede Alienor lottare accanto al figlio Riccardo, da sempre il suo prediletto, prendendo atto della gelosia, gli intrighi e il doppio gioco, tanto da arrivare a mentire e dire che il fratello è morto, di cui invece è diventato maestro il figlio Giovanni, che vorrebbe la corona per sé.
Giovanni arriverà fino a negoziare con il re di Francia Filippo affinché il fratello non venga rilasciato, quando cade prigioniero in Germania, proprio per salire al trono che però non gli spetta.
Questo romanzo chiude la storia di una grande donna, cominciata quando aveva 14 anni e viveva in Aquitania con la sorella Petronilla.
Il padre, senza che lei lo sappia, l’ha promessa sposa al re di Francia e quando lui muore in pellegrinaggio lei e Petronilla partono per la Francia. L’unione con il re sarà un disastro e si arriverà ad un annullamento, Petronilla troverà l’amore per poi perdere il senno quando scoprirà la vita dissoluta del marito, mentre Alienor sposerà in seconde nozze re Enrico d’Inghilterra, restando sempre duchessa d’Aquitania, la sua terra del cuore, la sua origine cui resterà per sempre legata.
In Il trono d’autunno il filo conduttore è il carattere forte e indomabile di Alienor, che nonostante le tante disgrazie (morirà anche la sorella), la solitudine, la sua prigionia e quella di suo figlio, trova la forza, sempre, di andare avanti.
Riccardo sarà re Cuor di Leone grazie agli sforzi di sua madre, ma dal suo matrimonio con Berengaria di Navarra nel libro i due s’incontrano dopo un viaggio pericoloso cui prende parte anche Alienor e prima di partire per una crociata-non nasceranno figli.
Perciò il suo successore, nella Storia e nel libro sarà proprio il perfido fratello Giovanni, detto “Giovanni Senzaterra”.
Ne Il trono d’autunno nulla sarà risparmiato ad Alienor, neppure la morte, qualche anno prima di lei, del figlio adorato Riccardo.
Da leggere per chi ha già letto i due libri precedenti, per chiudere il cerchio su una regina poco conosciuta ma che molta parte ebbe nella storia dell’Inghilterra e dell’Aquitania.
Due piccole digressioni: se avete visto da bambini la versione a cartoni animato di Robin Hood, le vicende raccontate sono proprio quelle di Riccardo, assente, e del fratello Giovanni che vuole fare il re al posto suo, ma non ha fatto i conti con Robin Hood.
Inoltre, alla fine del film “Robin Hood, principe dei ladri” con Kevin Costner, un maestoso Sean Connery nei panni del Cuor di Leone ringrazia Robin per avergli conservato il trono mentre lui era in Terrasanta.
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