Articolo aggiornato giorno 15 Giugno 2024
Il nuovo libro di Concita De Gregorio, In tempo di guerra è edito dalla casa editrice Einaudi.
Di madre catalana (da qui il nome) e padre toscano, Concita De Gregorio oltre ad aver scritto alcuni libri come ad esempio Non lavate questo sangue, del 2001, in cui racconta i fatti del G8 di Genova, o Una madre lo sa, tra i finalisti del Premio Bancarella nel 2007, è anche una grande giornalista. Tra le altre cose cura la rubrica Invece Concita sul giornale La Repubblica in cui risponde alle lettere che le vengono inviate dai lettori, ed è proprio da una di queste che ha preso spunto per il libro.
In tempo di guerra : la trama
“Sono quasi dieci anni, ormai, che una moltitudine sempre crescente di persone non trova un posto dove mettere le sue speranze, la sua disillusione[…] un coro di persone che, senza conoscersi, cantano le stesse parola della stessa canzone.”
Un racconto epistolare tra Marco Senese e la De Gregorio, iniziato quando Marco, un lettore della sua rubrica, le ha inviato la prima lettera chiedendole un pò del suo tempo, una settimana, per spiegarle la situazione di una fetta di popolazione invisibile, la sua, quella dei trentenni.
I trentenni abbandonati a se stessi, a cui gli sbagli di alcuni del passato hanno tolto i sogni, le certezze, i diritti elementari, come quello di farsi una famiglia o acquistare una casa, perchè in questi tempi incerti, di lavoro precario, si combatte ogni giorno una guerra silenziosa.
Marco racconta un pò della sua vita, dei genitori prima militanti e poi Testimoni di Geova, del bisnonno partigiano, le pagine di un vecchio diario, le lettere che si scambiava con il nonno, un nonno comunista che gli ha insegnato che deve combattere per andare avanti contro il menefreghismo della politica che pensa solo ai propri interessi, o a quelli di pochi. Parla del suo senso di smarrimento e non appartenenza, del suo cercare un posto nel mondo.
Si discorre di tutto quindi in questo libro, di religione, di sette, di famiglia, cambiamenti climatico, Storia e soprattutto di politica.
Romanzo diverso, noioso e un pò confusionario, sinceramente non lascia grandi emozioni dopo la lettura, piacerà sicuramente comunque ai fans della De Gregorio.
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