Contenuto:
Kafka e la bambola viaggiatrice dell’autore spagnolo Jordi Sierra i Fabra è un libro per i bambini e ragazzi che però è adattissimo anche per gli adulti vista la “magia” che racconta pagina dopo pagina. Protagonista del libro è lo scrittore Franz Kafka, autore di diversi testi tra cui il più famoso è “La metamorfosi”. Qui la storia è ancora più appassionante perché si tratta di un episodio vero capitato allo scrittore nato a Praga nel 1883 e morto a Kierling in Austria nel 1924.
Kafka e la bambola viaggiatrice: la recensione
Come detto il protagonista del libro è Franz Kafka che, negli anni Venti del Novecento, durante una passeggiata al parco Steglitz di Berlino sente piangere disperatamente una bambina. Lì per lì Kafka non sa come reagire, anche perché pare che nessuno degli altri frequentatori del parco diano retta alla piccola.
Alla fine, decide di avvicinarsi alla bambina, al parco da sola. Senza smettere di piangere la piccola gli comunica che si chiama Elsi e che piange perché ha perso la sua migliore amica, ovvero una bambola di nome Brigida. Nel parco non vi è traccia della bambola ed Elsi non sa capacitarsi della sua scomparsa, così Kafka s’inventa una storia incredibile per consolare la bambina.
Brigida non si è persa, in realtà ha scelto di esplorare il mondo, anche se questo significa lasciare la sua amica. E lui, Kafka, sa tutte queste cose perché è nientemeno che il postino delle bambole, infatti ha una lettera che consegnerà ad Elsi il giorno dopo. La bambina, anche se ancora triste, capisce che la bambola ha voluto fare esperienza e accetta di vedere lo scrittore il giorno dopo, rinfrancata dalla storia. Ma Kafka non sa quanto Elsi sia ostinata…
La prima lettera di Brigida
Nel libro Kafka e la bambola viaggiatrice di Jordi Sierra i Fabra, come promesso, Kafka scrive una lettera, fingendo di essere la bambola Brigida e la porta con sé al parco, aspettando di vedere arrivare Elsi. La bambina infatti arriva come stabilito, impaziente di sentire dalle parole di Brigida cos’è accaduto.
Così Kafka legge la lettera in cui Brigida spiega a Elsi che ormai era tempo, per lei, di viaggiare, vedere il resto del mondo, fare amicizie, anche se questo significherà separarsi. Ma, spiega Brigida, Elsi non deve essere triste anzi deve essere felice per lei che continuerà per sempre a volerle bene. Quando Kafka termina la lettera, crede di aver concluso anche la sua “missione” ma in realtà non è così.
Il postino delle bambole
Elsi, infatti, non si accontenta di queste scarne informazioni. Vuole sapere dove andrà Brigida, che Paesi visiterà, insomma seguirla nei suoi viaggi. Così, domanda a Kafka se ci saranno altre lettere. Che cosa poteva fare lo scrittore?
L’unica era rispondere di sì e, notte dopo notte, scrivere le lettere che Brigida recapita al postino delle bambole perché le affidi ad Elsi, convinta che anche ad altre bambine sia capitata l’identica esperienza con le loro bambole, altrimenti perché ci sarebbe un postino apposta?
Supportato con ironia anche dalla compagna, Kafka notte dopo notte scrive le lettere di Brigida. La bambola, come legge ad Elsi quando s’incontrano quotidianamente al parco, sta viaggiando praticamente in tutto il mondo, ha fatto nuove conoscenze, ha visto paesaggi meravigliosi. Tutto questo lo racconta a Elsi, che pare non averne mai abbastanza delle avventure della sua Brigida.
Brigida si sposa
Ne “Kafka e la bambola viaggiatrice” Kafka ad un certo punto inventa un espediente per far terminare le lettere di Brigida, altrimenti avrebbe dovuto scrivere in continuazione vista la curiosità di Elsi. Così, un giorno Brigida scrive a Elsi che si è innamorata e che si è sposata, che è felice e che non scriverà più, ora che ha una vita sua. Elsi è contenta per la sua bambola ma anche un po’ triste perché non riceverà più lettere.
Kafka e la bambina si salutano ma lo scrittore si rallegra nel vedere varie volte Elsi al parco, che lo saluta da lontano, mentre gioca con altri bambini. Ha così superato il “trauma” di aver perso la bambola grazie alla magia creata dal “postino delle bambole”.
Kafka e la bambola viaggiatrice è una storia vera
Franz Kafka non ebbe figli, ma con la piccola che incontrò per caso seppe instaurare un legame speciale. Incontrò davvero la bambina al parco, appunto in lacrime per la bambola e davvero scrisse le lettere. Per anni si cercò di individuare la bambina, diventata adulta, aiutata da Kafka con la storia del “postino delle bambole” senza però riuscirci. Kafka morì pochi anni dopo questo episodio, nel 1924.
Conclusione: Un libro empatico e pieno di magia
Kafka seppe immedesimarsi nel dolore di Elsi e per questo diventò il “postino delle bambole”, provando una grande empatia per la sofferenza della piccola. Per questo il libro, dedicato a bambini e ragazzi, è bellissimo anche per gli adulti, perché trasmette tutta la magia che Kafka seppe regalare ad Elsi, grazie alle finte lettere di Brigida.
E lo scrittore Jordi Sierra i Fabra restituisce con la sua scrittura la buffa impazienza di Elsi nell’attendere le lettere, lo smarrimento di Kafka quando capisce che dovrà continuare a scriverne e le divertenti avventure di Brigida. Jordi Sierra i Fabra, nato a Barcellona nel 1947, è autore di altri libri per bambini tra cui La favolosa leggenda di Re Artù considerato tra i suoi migliori libri.
Kafka e la bambola viaggiatrice libro
Clicca sul pulsante in basso per leggere il libro Kafka e la bambola viaggiatrice in versione cartacea
Kafka e la bambola viaggiatrice pdf
Clicca sul pulsante in basso per accedere a tutta la libreria gratuita e legale con oltre 1 milione di libri gratis.
- Kafka e la bambola viaggiatrice di Jordi Sierra i Fabra - 26 Ottobre 2024
- La gioia di correre in salita di Mark T. James - 18 Ottobre 2024
- La magia del ritorno di Nicholas Sparks - 14 Ottobre 2024