La bibliotecaria di New York di Marie Benedict e Victoria Christopher Murray

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La bibliotecaria di New York di Marie Benedict e Victoria Christopher Murray è un avvincente romanzo storico che ci trasporta nella New York dei primi anni del Novecento, raccontando la straordinaria storia di Belle da Costa Greene. Con le sue 384 pagine, pubblicate da Newton Compton Editori, il libro offre una finestra su un’epoca di grandi cambiamenti sociali e culturali, illuminando al contempo la vita di una donna straordinaria, costretta a vivere tra due mondi per sopravvivere e prosperare.

La bibliotecaria di New York: la recensione

La protagonista, Belle da Costa Greene, è una giovane donna di vent’anni che, nel 1902, viene assunta da J.P. Morgan, uno dei più potenti finanzieri dell’epoca, per curare la sua collezione di manoscritti, libri rari e opere d’arte. Belle non solo eccelle nel suo lavoro, ma diventa rapidamente una figura centrale nel mondo dell’arte e della cultura, muovendosi con grazia e sicurezza negli ambienti più esclusivi della società newyorkese.

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Ma Belle nasconde un segreto che potrebbe distruggere tutto ciò che ha costruito: non è nata Belle da Costa Greene, ma Belle Marion Greener, figlia di Richard Greener, il primo afroamericano laureato ad Harvard e un attivista per i diritti civili. In un’America profondamente segnata dal razzismo, Belle è costretta a celare le sue origini africane dietro una falsa identità, spacciandosi per una donna di origini portoghesi per poter vivere e lavorare senza essere discriminata.

Un personaggio complesso e affascinante

Belle da Costa Greene è un personaggio complesso e straordinariamente affascinante. La sua intelligenza, il suo gusto impeccabile e la sua abilità nel navigare il mondo maschile dell’arte e della finanza la rendono una figura unica e indimenticabile. Ma è la sua vita segreta, il suo costante bisogno di nascondere la propria identità, che conferisce al personaggio una profondità emotiva e una vulnerabilità che risuonano con il lettore.

Marie Benedict e Victoria Christopher Murray riescono a tratteggiare con maestria le sfumature della vita di Belle, esplorando le contraddizioni e i dilemmi morali che la sua situazione le impone. Il peso del segreto che porta con sé, il continuo timore di essere scoperta e le scelte difficili che deve fare per proteggere la sua posizione e la sua carriera, rendono la sua storia non solo avvincente, ma anche incredibilmente umana.

Temi e riflessioni

Il romanzo affronta temi di grande rilevanza storica e sociale, come il razzismo, la discriminazione e il ruolo delle donne in una società dominata dagli uomini. Il fatto che Belle debba nascondere le sue origini per evitare la discriminazione razziale è una potente riflessione sulle ingiustizie e le disuguaglianze che caratterizzavano l’America del primo Novecento, ma che, in molte forme, persistono ancora oggi.

Un altro tema centrale è il sacrificio personale per il successo. Belle è una donna che ha rinunciato a parte della sua identità e delle sue radici per poter realizzare i suoi sogni in un mondo che le avrebbe altrimenti negato queste possibilità. Questo tema risuona particolarmente in un contesto contemporaneo, dove molte persone, soprattutto appartenenti a minoranze, si trovano ancora oggi a dover fare scelte simili per poter avanzare nelle loro carriere.

Stile narrativo e struttura

La collaborazione tra Marie Benedict e Victoria Christopher Murray si rivela vincente, con uno stile narrativo fluido e coinvolgente che tiene il lettore incollato alle pagine. La ricostruzione storica è dettagliata e accurata, offrendo uno sguardo affascinante sulla New York dell’epoca e sul mondo dell’arte e della cultura.

Il romanzo è strutturato in modo da alternare momenti di tensione e introspezione, con dialoghi ben costruiti e una narrazione che permette al lettore di immergersi completamente nella storia di Belle. Le autrici riescono a mantenere un equilibrio tra la narrazione storica e la dimensione personale del personaggio, creando un racconto che è allo stesso tempo educativo ed emozionante.

Conclusione

“La bibliotecaria di New York” è un romanzo avvincente e toccante che celebra la forza e il coraggio di una donna straordinaria. Marie Benedict e Victoria Christopher Murray offrono una lettura avvincente che non solo intrattiene, ma invita anche a riflettere sulle questioni di razza, identità e ruolo delle donne nella storia. La storia di Belle da Costa Greene è un tributo alla resilienza umana e alla capacità di superare le avversità, e il libro stesso è un’opera che merita di essere letta e apprezzata.

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Giovanni

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