La casa delle voci di Donato Carrisi

Articolo aggiornato giorno 21 Marzo 2024

La casa delle voci dell’autore Donato Carrisi è un libro edito da Longanesi nel mese di dicembre, pubblicato nella collana La Gaja scienza. Si compone di 400 pagine ed è disponibile in formato cartaceo o ebook.

La casa delle voci: la recensione

La casa delle voci è un libro in cui Donato Carrisi parla di segreti sepolti nelle pieghe del tempo, presenze oscure, una mente che ha rimosso un fatto orrendo, forse. Il libro inizia con la storia di una bambina, sempre tenuta lontana dagli “estranei”, che vive con il padre e la madre in quella che viene chiamata la casa delle voci.

Già all’inizio si comprende come qualcosa di tremendo deve essere accaduto in questa casa, anche se di preciso non si capisce bene che cosa. Un notte la bambina sente dei rumori, qualcuno che, da fuori la casa, la chiama per nome: avverte subito i genitori che scoprono per l’appunto delle presenze fuori dalla porta, presenze che hanno forza, che vogliono entrare a tutti i costi.

Subito i genitori della bambina mettono in atto un piano, mentre la porta cade di schianto, un piano per cercare di salvarla. Così inizia il libro La casa delle voci di Donato Carrisi, ma in verità la scena descritta è di molti anni prima, quando una donna, allora bambina, ha visto qualcosa di terribile e ora vuole scoprirlo grazie all’ipnosi.

Per questo una psicologa australiana si mette in contatto con un collega italiano, Pietro Gerber, quello che a Firenze chiamano l’addormentatore di bambini perché usa l’ipnosi per fare in modo che i piccoli pazienti ricordino fatti, violenze, traumi che possono servire alla Polizia o in tribunale.

In La casa delle voci Pietro riceve la telefonata dalla collega australiana, che lo contatta perché si occupi, insieme a lei, di Hanna Hall, la donna che ha in cura, la bambina con cui si apre il libro.

Pietro spiega subito che lui ha a che fare con i bambini, che non lavora con gli adulti, ma l’insistenza della donna è tale che decide di accettare.

La psicologa gli racconta che durante una seduta di ipnosi Hanna, che si era rivolta a lei per mettere ordine nella sua vita adulta, ha iniziato ad urlare, a ricordare cose spaventose.

Si è ricordata di aver assistito, a 10 anni, ad un omicidio, quello di un bambino, Aldo, che se il racconto è vero dev’essere stato sepolto in Italia. Ma c’è di più, perché dai racconti della donna sotto ipnosi potrebbe addirittura essere stata lei, Hanna, a compiere quel delitto.

Un caso complicato attende Pietro, che dovrà fare i conti con la storia segreta e oscura, minacciosa, di Hanna e della casa delle voci, con la sua razionalità, con la necessità di far riemergere la bambina Hanna dalla Hanna adulta, per scoprire la verità e scoprire, finalmente, cos’è e cosa nasconde la casa delle voci.

Per chi ha seguito Donato Carrisi un libro un po’ diverso da quelli pubblicati finora, dove i mostri sono dentro la mente di una donna più che fuori, dove la paura diventa qualcosa di quasi fisico per i protagonisti.

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