Articolo aggiornato giorno 5 Maggio 2016
La Guerra degli Orchi rappresenta la quattordicesima uscita della collana “Fantastica” edita dalla Mondadori Comics ed è un potente pugno allo stomaco grazie alle tavole di Daxiong e Lorusso, ai testi di Peru e ai colori (incredibili) di Digikore Studio.
La Guerra degli Orchi: “Vivere da Orco e morire da Orco”
Come la maggior parte delle pubblicazioni della collana “Fantastica” anche la Guerra degli Orchi è una trasposizione italiana di un fumetto francese e bisogna rendere merito alla Mondadori di aver investito nel tradizionale formato francese (stile Asterix, per intendersi), che, a differenza di numerose pubblicazioni nostrane, rende giustizia alle tavole e ai disegni.
Orchi, un popolo selvaggio e dedito alla guerra che però trova in questa una sorta di realizzazione e di onore, al punto che “Vivere da Orco e Morire da Orco” diventa un motto di vita. Come per tutte le civiltà, anche per gli Orchi arriva però il momento in cui qualcuno desidera cambiare, qualcuno che si rende conto che le leggi millenarie ormai sono obsolete, che le tattiche di guerra sono vecchie e le strategie superate. I nemici si adattano e non temono più gli Orchi, che invece vengono relegati al rango di “animali parlanti”.
Così inizia La Guerra degli Orchi, da queste riflessioni attorno al fuoco fatte da un vecchio Orco, Bar’alkir, mentre la testa di un Minotauro cuoce sul fuoco. Bar’alkir dice il vero ma viene rapidamente ucciso dal suo capoclan, Jos’nirat, con l’accusa di essere un codardo. All’evento assiste un giovane orco dagli occhi bianchi, Kil’tyrson, che crescerà e dopo più di un decennio diventerà un valoroso guerriero che (forse suo malgrado) riporterà gli orchi a essere temuti da tutti i popoli dell’Ortysen. Elfi, Nani e Umani si stanno infatti coalizzando per lo scontro finale, aiutati anche da potenti e malvagi sortilegi, ma gli Orchi conosceranno un nuovo e inaspettato condottiero che li porterà alla vittoria.
La Guerra degli Orchi è un’immancabile volume per tutti gli appassionati del genere fantasy, soprattutto perché offre un punto di vista diverso dal solito. Non il solito eroe senza macchia né paura, non lo scontato elfo alto e biondo o il guerriero tutto muscoli, ma uno sporco, puzzolente e volgare orco, che però fin dalle prime pagine cattura l’attenzione e le simpatie del lettore nella sua lotta per la rivalsa.
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