La montagna nel lago di Jacopo De Michelis

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La montagna nel lago è il nuovo libro di Jacopo De Michelis un thriller che intreccia magistralmente omertà, segreti e legami storici. Pubblicato da Giunti nell’ottobre del 2024 (ISBN 978-8809932760), il romanzo, lungo circa 570 pagine, è disponibile in formato cartaceo, ebook, Kindle e audiolibro, e si presenta come una storia avvincente che scava nelle ombre del presente e del passato.

La montagna nel lago: la recensione

La vicenda si apre il 3 settembre 1992, con Pietro Rota che torna nella sua nativa Montisola dopo dodici anni trascorsi lontano. Un tempo ambizioso giornalista a Milano, Pietro si trova ora impantanato in un lavoro insoddisfacente per una rivista scandalistica. Il suo ritorno è tutt’altro che trionfale: la sua presenza sull’isola è dettata da una richiesta di aiuto del padre, Nevio Rota, accusato di omicidio.

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La vittima, Emilio Ercoli, è l’uomo più ricco e influente dell’isola, noto per il suo ruolo di benefattore, ma con un passato tutt’altro che limpido. Il rapporto ostile tra Ercoli e Nevio rende quest’ultimo il principale sospettato. Pietro, convinto dell’innocenza del padre, si unisce al vecchio amico Cristian Bonetti, un vigile urbano, per indagare sull’omicidio.

Un’indagine tra presente e passato

Il cuore del romanzo è l’indagine condotta da Pietro e Cristian, che si trovano a confrontarsi con un fitto intreccio di segreti. Ercoli, dietro la facciata rispettabile, nascondeva una serie di affari e relazioni oscure, e proprio qui risiede la chiave per risolvere il caso.

Le indagini non si limitano al presente: De Michelis intreccia abilmente la storia contemporanea con quella degli anni della Repubblica di Salò, portando alla luce la figura storica di Junio Valerio Borghese, comandante della Decima Flottiglia Mas. Montisola, infatti, era stata trasformata da Borghese in un suo feudo personale durante il secondo conflitto mondiale. Questo legame con il passato aggiunge un livello di complessità e profondità alla trama, rendendo la storia non solo un thriller, ma anche una riflessione sui fantasmi della storia e il loro impatto sul presente.

Personaggi complessi e sfaccettati

Uno degli aspetti più riusciti del romanzo è la caratterizzazione dei personaggi. Pietro Rota non è un eroe convenzionale: il suo passato di fallimenti personali e professionali lo rende umano e credibile. Il suo rapporto con il padre, segnato da tensioni e incomprensioni, aggiunge una dimensione emotiva alla storia.

Cristian Bonetti, il vecchio amico d’infanzia di Pietro, rappresenta il legame con le radici dell’isola e il desiderio di giustizia in una comunità chiusa e spesso omertosa. Insieme, i due formano una coppia investigativa improbabile ma efficace, che guida il lettore attraverso i segreti di Montisola.

I personaggi secondari, come Emilio Ercoli e le altre figure della comunità, sono altrettanto ben delineati. De Michelis esplora le dinamiche di una piccola comunità isolana, dove ogni persona nasconde qualcosa e le apparenze contano più della verità.

Un’ambientazione suggestiva

Montisola, sul lago d’Iseo, è molto più di uno sfondo per la storia: è un personaggio a sé stante. De Michelis descrive con maestria l’atmosfera dell’isola, con i suoi vicoli stretti, le barche che solcano le acque del lago e l’aria di isolamento che permea ogni scena.

L’ambientazione diventa un elemento centrale del romanzo, contribuendo a creare una tensione costante e un senso di claustrofobia. Il lettore si trova immerso in un luogo dove i segreti del passato sono ancora vivi e influenzano il presente.

Temi profondi e universali

La montagna nel lago non è solo un thriller, ma anche una riflessione su temi universali come la famiglia, la memoria storica e il peso delle scelte individuali. Il rapporto tra Pietro e suo padre è uno dei fili conduttori della narrazione, offrendo uno spaccato toccante delle dinamiche familiari.

Il romanzo affronta anche il tema dell’omertà, sia a livello personale che collettivo. Montisola diventa un microcosmo della società, dove i segreti sono custoditi gelosamente e la verità è difficile da raggiungere.

La scrittura di Jacopo De Michelis

De Michelis si conferma un maestro del genere, con una scrittura che combina ritmo serrato e descrizioni evocative. L’autore sa dosare suspense e momenti di introspezione, mantenendo il lettore incollato alle pagine fino alla rivelazione finale.

Il linguaggio è diretto ma mai banale, e l’attenzione ai dettagli storici e ambientali conferisce al romanzo una profondità rara nel genere thriller. L’intreccio è ben costruito, con colpi di scena che sorprendono senza mai risultare forzati.

Conclusione

La montagna nel lago è un thriller avvincente e ricco di sfumature, che saprà conquistare gli appassionati del genere e non solo. Jacopo De Michelis intreccia sapientemente mistero, storia e dramma personale, creando un romanzo che tiene il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.

Con personaggi complessi, un’ambientazione suggestiva e una trama che scava nei segreti del passato, questo libro si conferma come uno dei titoli imperdibili del 2024. Per chi ha amato La stazione o cerca una storia che unisca suspense e profondità, La montagna nel lago è una scelta eccellente.

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Giovanni
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