Mata Hari nella Storia è il simbolo della spia per eccellenza. Una donna bellissima, capace di trasformarsi in mille altre donne, di cambiare facilmente identità, chiamata con molti nomi. Ne La spia lo scrittore Paulo Coelho dedica il romanzo proprio a Mata Hari, donna misteriosa e poliedrica, nata in Olanda e morta a Parigi dopo essere stata condannata a morte proprio per la sua attività di spionaggio.
La Spia: la trama
Mata Hari, nata nel 1876 come Margareta Geertruida Zelle, fu un personaggio della Storia che visse molte vite. Lasciò il Paese natio per la Francia, precisamente per Parigi, dove divenne cavallerizza e, soprattutto, danzatrice di quelle danze esotiche che all’epoca erano tanto in voga. Conosciuta in tutta Europa e ammirata, lascerà la sua carriera nella danza per diventare una spia, con un doppio gioco tra la Germania e la Francia, lasciando dietro di sé una scia di amanti, di persone e di città, fino a ritornare da dove era partita, cioè a Parigi. Sarà questo passo a farla condannare a morte, infatti viene accusata di essere stata una spia dei tedeschi e, dopo la sua confessione, viene condannata a morte.
Se questa è stata la vita di Mata Hari, per molti aspetti ancora avvolta nel mistero, nel libro La spia Paulo Coelho parte dal momento in cui Mata Hari, nel 1917, si trova ormai in cella, prigioniera a Parigi, a Saint Lazare. Consapevole di non avere scampo, Mata Hari desidera ormai solo una cosa, cioè che la figlia possa sentire da lei la verità sulla sua vita. La bambina è ancora troppo piccola per comprendere, ma Mata Hari non desidera che cresca con le bugie raccontate da altri bensì che conosca la vita da sua madre, una madre che non conoscerà mai, dalle sue stesse parole.
Per questo l’ex spia decide di lasciarle qualcosa, un dono prezioso, uno scritto di suo pugno dove racconta tutta la sua vita, le sue avventure, i pericoli corsi, soprattutto il suo essere stata una donna in tutto e per tutto fuori dagli schemi dell’epoca. Una donna bella, bellissima anzi, capace di incantare un pubblico quando per guadagnarsi da vivere lavorava come danzatrice, un nome conosciuto in tutta l’Europa, poi una spia con tanti nomi differenti. Ma per chi lavorava davvero Mata Hari?
Con questo scritto la donna cerca di raccontare alla figlia la sua vita, ma anche di far luce sulle tante ombre che hanno accompagnato la sua esistenza, così che la bambina conosca anche il desiderio di libertà e di indipendenza della madre, una donna che decise di sfidare i pregiudizi della società e che alla fine pagò anche questo scotto.
Con La spia lo scrittore Paulo Coelho si misura con la figura controversa di Mata Hari, ancora oggi in parte avvolta nel mistero, certamente una donna libera, con una vita costituita di luci ed ombre, il cui nome è sopravvissuto al passare del tempo ed è entrato nella storia. Una figura al contempo affascinante e pericolosa, che in questo libro svela se stessa a beneficio di una figlia che, orfana di madre, potrà conoscerla leggendo la sua vicenda tra le righe, forse l’unico conforto di una donna che sa di essere condannata a morte e che non rivedrà più la sua bambina.
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