Nel 2006 Cormac McCarthy, visionario scrittore classe ’33, firma La Strada, pubblicato in Italia da Einaudi.
In un Mondo desolato e devastato da non ben precisate cause, un padre e suo figlio si muovono, giorno dopo giorno, alla ricerca di cibo nel tentativo di raggiungere il mare, distante qualche centinaio di chilometri.
La Strada: la trama
Qui il padre spera di poter arrivare a Sud (indicazione geografica quanto mai vaga), nella speranza di trovare finalmente un po’ di pace e calore. Il Mondo è oramai ridotto a una crosta di terra arida e secca, dove qualsiasi forma di vita vegetale è morta e il cielo è ottenebrato da nubi e cenere.
Quello che si respira non è quasi più aria e i pochi superstiti si scontrano in un vano tentativo di sopravvivere. La realtà, per come la consociamo, non esiste più e gli esseri umani sono ridotti a un unico primordiale istinto: sopravvivere.
Alcuni diventano prede di altri che si trasformano in predatori carnivori, cannibali, mentre una terza categoria solitaria preferisce la strada, tenendosi sempre in movimento, lontano dalle rovine di vecchi centri abitati dove potrebbe annidarsi qualche pericolo. Quello che mortifica i sensi, anche del lettore, è il silenzio. Il Mondo è morto e con esso sono morti i suoni, i rumori, le grida, i crepiti, gli stridii. Solo lo schianto di qualche albero, di tanto in tanto, rompe il silenzio, ma è solamente l’ennesimo passo verso la fine.
Il romanzo toglie il respiro, conquista, coinvolge in quella che per padre e figlio non è più ormai vita ma uno strisciare quotidiano alla ricerca di qualche cosa da mangiare. Una latta, una scatoletta, una lattina di coca cola abbandonata in una macchinetta, una mela incartapecorita trovata in un campo. McCarthy con La Strada tratteggia una nuova narrazione, mai uguale a sè stessa, dove tutto si muove a rilento e con l’affanno del procedere lungo una strada coperta di neve che, mescolata con la cenere, è ridotta a fanghiglia grigiastra. Dove gli scheletri degli alberi, se non sono caduti, si stagliano contro il giorno tenue, senza Sole, come artigli di streghe pronti a ghermire un bambino terrorizzato e suo padre, debilitato dalla bronchite per la troppa cenere inspirata e per il freddo.
Da La Strada, nel 2009, John Hillcoat trae un film con Viggo Mortensen e Charlize Theron, che per quanto intrigante non raggiunge il picco narrativo del libro.
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