Come al solito Mauro Corona lancia un messaggio, un monito attraverso le pagine dei suoi libri. Lo fa anche con quest’ultimo La via del sole dove protagonista non è il ragazzo, chiamato solo L’ingegnere, ma la natura, l’ambiente, troppo spesso deturpata, troppo spesso oggetto di scempi di cui nessuno parla. Una natura devastata in tutti i modi possibili, sotto gli occhi di uomini cui ormai non importa più nulla, men che meno del paesaggio.
La Via del Sole: la trama
Porta a queste riflessioni La Via del Sole, dove si racconta la vicenda di un giovane, per l’appunto l’ingegnere (nessuno dei personaggi è infatti indicato con il nome di battesimo) che dalla vita ha avuto tutto: soldi, successo, donne. Di mestiere fa per l’appunto l’ingegnere, ha avuto sempre tutto senza faticare, è abituato a non farsi mancare nulla, ad avere tutto e subito, ma anche a vivere nel lusso e nella comodità. Per molti anni, anche se è giovane, questa è stata la sua vita e andava bene così, ma ad un certo punto le cose cambiano.
Il ragazzo comprende che tutto questo non gli basta più, che i soldi non fanno la felicità, nemmeno le macchine costose, così in un crescendo di disagio, cerca un modo per uscire da questa situazione che non sopporta più. Gli tornano alla mente ricordi di quando era bambino, le cime delle montagne, i pascoli, le radure, l’acqua dei torrenti, la bellezza di una natura incontaminata che non rivede ormai da tantissimo tempo. E se fosse proprio quella la soluzione?
Decide così di lasciarsi alle spalle il suo mondo dorato e trasferirsi a vivere in una baita, per cercare di ritrovare se stesso, essere magari più autentico, spazzare via tutto ciò che ha accumulato di inutile o dannoso. Se questi sono i suoi buoni propositi, finirà con dare ascolto alla sua indole, con effetti devastanti.
Poiché non gli bastano le ore di cui può godere quando in cielo splende il sole, concepisce un piano assurdo: radere al suolo le montagne, proprio quelle cime che ricordava con affetto di bambino, ritenute la causa delle poche ore di luce di cui il ragazzo può godere. Senza più le montagne, il sole splenderebbe tutto il giorno sulla baita, ma che ne sarà della natura? Se il progetto dovesse andare in porto, per l’ambiente sarebbe un colpo durissimo.
Ma c’è un personaggio, chiamato l’omino, che ragionando con l’ingegnere cercherà di fargli capire quanto sia inutile, dannosa e malvagia la sua idea di disintegrare le montagne. Riuscirà a farlo rinsavire?
Un libro per riflettere sull’importanza di tutelare la natura, proteggerla e non chiudere gli occhi di fronte agli scempi che purtroppo continuano ad essere perpetrati ai danni dell’ambiente.
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