Lamento di Portnoy di Philip Roth

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Lamento di Portnoy: la recensione
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Il romanzo Lamento di Portnoy di Philip Roth, è un lungo monologo tra il narratore Alex Portnoy ed il suo psicanalista, che lo ascolta silenzioso senza mai interromperlo, se non nel finale.

Lamento di Portnoy: la recensione

Un romanzo in cui il paziente racconta la sua vita, mettendosi a nudo senza inibizioni, di come sia riuscito a diventare commissario per lo sviluppo delle risorse umane del comune di New York. Racconta senza censure tutta la sua vita, i suoi tormenti e le sue contraddizioni. Lui pur essendo ebreo è riuscito a conquistarsi degli spazi molto importanti in America, racconta della madre una persona insopportabile soffocante e del padre praticamente assente. Il romanzo si divide in sette capitoli dai titoli molto esilaranti.

In questo libro viene raccontato il conflitto di un ebreo a sottostare a delle regole religiose molto restrittive in un’America la cui società è sempre più libera e disinibita. Il dover combatte contro il suo senso etico ed i suoi impulsi sessuali che creano un conflitto che sfocia in rivolta, che gli porterà dei sensi di colpa e non gli permetterà di raggiungere un equilibrio interiore.

La narrazione è in chiave ironica, si pensa che il protagonista sia un alter ego dello scrittore, un viaggio temporale nei suoi ricordi. Un ebreo in continuo conflitto con se stesso e con la sua gente, nella sua famiglia il mondo era diviso in due: Ebrei e non Ebrei, condannano tutti i peccatori, quelli che non rispettano i precetti ebraici, una vita fatta di divieti, in molti casi incomprensibili per lui.

Un protagonista pieno di difetti: nevrotico, erotomane, morbosamente attaccato alla madre, con la quale ha un rapporto conflittuale, che considera peccato molte delle cose che fa suo figlio, creandogli disagi sempre maggiori.

Con questo romanzo l’autore si è lasciato andare, si è preso una libertà stilistica, non più presenti in altri libri, una confessione liberatoria, in questo libro si descrive la difficoltà di un ebreo a convivere con le proprie pulsioni sessuali. Ironico, irriverente, conquisterà il lettore.

Ricordiamo che Philip Roth venuto a mancare nel 2018 è stato uno degli scrittori più famosi e premiati della sua generazione, considerato uno dei più grandi romanzieri Ebrei in lingua inglese.