L’angelo di Monaco di Fabiano Massimi

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Articolo aggiornato giorno 15 Giugno 2024

L’angelo di Monaco di Fabiano Massimi è un libro edito da Longanesi per la collana La Gaja scienza, uscito a gennaio 2020. Si compone di 496 pagine ed è disponibile in versione cartacea oppure ebook.

L’Angelo di Monaco: la recensione

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L’angelo di Monaco di Fabiano Massimi
è un libro che racconta la storia di Angela Raubal, detta Geli, la nipote di Adolf Hitler. Il libro inizia quando in un appartamento di Monaco, nel 1931, il commissario Sauer indaga sulla morte improvvisa della ragazza, trovata cadavere e apparentemente suicida.

Non si tratta di un caso qualunque, proprio perché Angela, figlia della sorellastra di Hitler, che ne era anche il tutore, è una ragazzina su cui molto si è discusso. Motivo: il rapporto strano con lo zio, la loro convivenza, forse la loro relazione. A Monaco e in Germania ai tempi si parlava di questa relazione di cui poco si sapeva, se non che Geli era in grado di far fare ciò che voleva al futuro capo della Germania e che lui ne era soggiogato, tanto che, confiderà, Geli sarebbe stata l’unica donna che avrebbe potuto sposare.

Insomma su questa relazione, torbida o meno, la gente discuteva, così come ne parlava il partito nazista perché Geli riusciva a controllare e manipolare lo zio. L’angelo di Monaco di Fabiano Massimi parte dalla morte di Geli per ricostruire la vera storia, quello che si è riusciti a sapere, mescolata alla fantasia.

Accorso subito sul luogo del presunto suicidio tra l’altro la pistola era quella di Hitler lo zio Adolf resterà sconvolto, ma si affretterà a fornire un alibi, confermato dalla servitù. Un alibi inattaccabile, ma è proprio questa inattaccabilità a far dubitare il commissario Sauer.

L’angelo di Monaco tra realtà e finzione racconta la vera storia di Geli, l’attaccamento allo zio, forse morboso, la sua breve vita e la sua tragica morte.
Bisogna ricordare che Geli morì nel 1931, quando Hitler non era ancora Cancelliere, anche se il partito nazista era in ascesa, e la ragazza, sempre per ipotesi, poteva costituire un vero e proprio scandalo solo pochi anni più tardi, nel 1933, quando Adolf Hitler divenne Cancelliere.

Non si sa con certezza se tra i due ci fu una relazione, né se Geli si sia veramente uccisa, ma “L’angelo di Monaco” tenta di narrare la vera storia, anche se poco si sa e poco è trapelato di Geli, mescolando come detto anche la finzione al romanzo.

Da leggere per tutti coloro che non hanno mai sentito la storia di Angela Raubal “Geli”, nipote di Hitler, morta a soli 22 anni, forse, per un amore incestuoso e per essere d’intralcio alla politica del partito nazionalsocialista dello zio.

Lara Zavatteri

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