Articolo aggiornato giorno 20 Maggio 2016
Le Cronache di Centrum (titolo originale Les Chroniques de Centrum) rappresenta forse una delle migliori uscite (2014) di fantascienza della collana mensile Fantastica della Mondadori Comics. Sceneggiato da Andrevon e con i formidabili disegni e colori di Khaled, questo romanzo a fumetti ci proietta come una catapulta in atmosfere umide e ombrose alla Blade Runner.
Le Cronache di Centrum: la trama
“Io vivo qui, su questa squallida palla di fango che gira intorno a un meschino, piccolo Sole…”: così inizia Le Cronache di Centrum e a pronunciare queste parole è Stéranko, un furetto, che si aggira per la Necrozona inguainato nel suo impermeabile e con l’immancabile cappello a tesa larga. Suo supporto tecnologico è Jules, computer satellitare, che gli fornisce tutte le indicazioni per individuare la vittima successiva e che rappresenta, sostanzialmente, l’unica relazione sociale con cui il nostro furetto abbia a che fare.
Il Pianeta Terra è distrutto dai cambiamenti climatici, piove di continuo, e il vecchio continente europeo è dominato da una megalopoli, Centrum, dove vive più di un miliardo di abitanti, il cui 98% risiede nella Necrozona, il ghetto dei derelitti, dei poveri, dei diseredati, di quelli che non hanno nulla e dei quali, al restante 2% della popolazione, nulla importa. Al punto che è stato istituito il corpo dei furetti, killer professionisti e “legalizzati” che hanno il compito di eliminare persone sulla base degli identikit del tutto causali prodotti da un super computer. Il tutto allo scopo di tenere controllata la sovrappopolazione in continua crescita. “Non ho un nome, come non lo hanno i miei colleghi, ma ci chiamano “Furetti”. Sapete cosa sono? Sono quelle bestiole che vanno a caccia di galline nei pollai… e volete sapere un’ultima cosa? Le galline siete voi”. Questa memorabile descrizione di sé rappresenta una delle pietre miliari del volume.
Stéranko, il cui passato è avvolto dal mistero, sta arrivando al limite e, suo malgrado, si trova coinvolto in una storia più grande di lui cui prende parte anche la sua affascinante vicina, fin tropo brava a uccidere per passare inosservata. Dietro al mondo dei furetti e agli identikit del super computer centrale c’è infatti un complotto, che Stéranko si sentirà in dovere di svelare fino all’inaspettato epilogo finale che non lascerà per nulla delusi.
Le Cronache di Centrum non rappresenta forse un simbolo di originalità (ormai, al giorno d’oggi, è quasi una guerra persa), ma di certo non scade mai nella copia spudorata o nella rilettura scarna di inventiva, e credo debba comunque essere preso in seria considerazione da tutti gli amanti del genere.
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