Articolo aggiornato giorno 9 Marzo 2016
Lettere in cui si comprende quanto il re fosse innamorato della damigella della moglie, ma anche lettere “mute”, poiché le risposte a quelle missive non sono arrivate fino a noi.
Lettere d’amore di Enrico VIII ad Anna Bolena è un libro in cui si può leggere il sentimento del sovrano inglese per quella che era la damigella della prima consorte, per l’appunto Anna Bolena, fornendoci un quadro forse differente dall’idea di un sovrano dispotico e impegnato a liberarsi delle sue mogli, anche se poi effettivamente fu ciò che fece.
Qui si può leggere un re Enrico che si lascia andare, che esprime il suo sentimento verso questa ragazza che non sa ancora se potrà sposare ma che spera di poter amare. Sono lettere scritte in parte in francese e in parte in inglese ma da tutte traspare l’amore del sovrano per “l’altra Bolena” , visto che il re aveva già avuto una storia con la sorella di lei, Maria (si mormorava anche con la madre di Anna). È anche un re che sa però dosare la vicinanza all’amata e la lontananza, anche se difficile da sopportare, quasi che l’attesa di rivederla fosse più dolce del momento stesso del loro incontro.
Le lettere sono scritte negli anni Venti del Cinquecento, quando Enrico era ancora sposato con la prima moglie, Caterina d’Aragona, una donna che aveva impalmato dopo la morte del fratello Arturo con cui Caterina era sposata ma che gli aveva dato solo una bambina. Ossessionato com’era di avere un erede, Enrico guarda altrove per cercare, oltre che un nuovo amore, chi potrebbe dargli quell’erede maschio che tanto brama.
La Storia ci racconta che cosa accadde: il Papa non acconsentì mai all’annullamento del primo matrimonio e da questa frattura Enrico VIII diede vita ad una chiesa con lui a capo, dopo lo scisma anglicano, sposò Anna che però partorì pure lei solo una bambina, Elisabetta (la futura Elisabetta I). Pochi anni passano dalle lettere appassionate del re al momento in cui Enrico mette gli occhi su qualcun altra, nello specifico Jane Seymour.
Decide di liberarsi di Anna con accuse varie, fra cui quella di incesto (anche con il fratello George, pure lui ucciso) e stregoneria, sostenendo di essere stato indotto a sposarla sotto incantesimo. Di fatto, quella che dalle lettere sembra una bella storia d’amore si conclude con la decapitazione di Anna, di cui non è rimasta nessuna lettera scritta al re.
Jane gli darà l’erede designato, Edoardo, ma morirà di parto e anche il bambino, dopo la scomparsa di Enrico, sarà re per pochi anni, morendo in giovane età.
Un libro per conoscere i risvolti più intimi di una storia d’amore che sconvolse l’Inghilterra e diede il via alla fila di mogli di Enrico, sempre alla ricerca di un amore che forse non trovò mai.
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