Articolo aggiornato giorno 10 Maggio 2024
L’orchestra rubata di Hitler di Silvia Montemurro è un libro pubblicato quest’anno, ha 352 pagine, cartaceo oppure in formato ebook.
L’orchestra rubata di Hitler: la recensione
Un violino antico e di grande valore fa da sfondo a questa storia che vede protagoniste due donne, una durante la seconda guerra mondiale, l’altra prima, negli anni Venti del Novecento.
L’orchestra rubata di Hitler di Silvia Montemurro racconta di Adele che è una ragazzina ebrea che vive con la famiglia in una fattoria nelle Marche. È la preferita del padre che un giorno, anziché accettare un pagamento, decide di accettare invece un violino. Non sa che quello strumento ha un valore inestimabile, essendo un Guarnieri del Gesù, cioè creato da un famosissimo liutaio italiano. Dalla Germania arriva, un giorno, il fratello emigrato e, vedendo lo strumento, decide di chiedere al fratello il permesso di fare di Adele una musicista-la bambina sa suonare il violino-anche se in realtà vuole solo impossessarsi dello strumento.
Pietro, il padre di Adele, acconsente perché vuole il meglio per la figlia, anche se la separazione della bambina con la famiglia sarà straziante e gli anni vissuti con gli zii terribili, senza contare che arrivano anche le persecuzioni contro gli ebrei, proprio in quella Berlino in cui gli zii (con la zia tedesca) si sentivano tanto sicuri. Ma Adele ha davvero un dono e la musica le permette di distinguersi.
Ne L’orchestra rubata di Hitler di Silvia Montemurro durante la seconda guerra mondiale seguiamo anche le vicende di Elsa, una giovane sposata ad un nazista. Elsa sa che il marito è in una squadra speciale che è incaricata di rubare strumenti, spartiti e insomma tutto ciò che è musica dalle case degli ebrei e un giorno decide, non vista, di seguirlo. Scoprirà così che in una casa particolare il marito ha sottratto un prezioso violino e lei se ne intende perché è violinista.
Il marito lo porta a casa e subito dopo riceve l’incarico di partire per l’Olanda. Così, Elsa decide di andare oltre cioè in cui credono la famiglia e il marito, cioè Adolf Hitler, di guardare davvero cos’è il nazismo, a partire da quel violino. Scopre a chi appartiene e si mette in contatto, sempre rischiando perché è sorvegliata a vista, con un membro della Resistenza, un ebreo olandese che si trova a Berlino. Ma, tornata a casa, scopre che il violino è sparito.
In mezzo, stralci di un’epoca ancora precedente, quando un ragazzino di nome Adolf si era incantato a sentir suonare una ragazza che sapeva far scivolare le dita su un magico violino.
Riuscirà Elsa a ritrovare il violino e che ne è stato della sua proprietaria?
L’orchestra rubata di Hitler di Silvia Montemurro ci porta sulle note del violino a conoscere la storia di due donne accomunate dall’amore per la musica, ma anche dal senso di giustizia, sullo sfondo del nazionalsocialismo di Hitler.
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