L’ultima spiaggia di Carmen Laterza

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L’ultima spiaggia è un romanzo intenso e toccante scritto da Carmen Laterza, autrice nota sui social con il nome di Libroza. Nata e cresciuta a Pordenone, Laterza ha costruito una solida carriera come editor e ghostwriter prima di dedicarsi completamente alla scrittura dei propri libri e podcast, pubblicati in modo indipendente.

In questo romanzo, l’autrice ci trasporta nella Pola del 1946, un periodo storico carico di tensioni e cambiamenti, attraverso gli occhi di due giovani amici che cercano di trovare il loro posto nel mondo mentre tutto intorno a loro sembra sgretolarsi.

L’ultima spiaggia: la recensione

La storia è ambientata a Pola, nell’Istria, durante l’estate del 1946, un periodo in cui l’Italia sta cercando di rialzarsi dalle macerie del dopoguerra. In questo contesto tumultuoso, due bambini di undici anni, Zeno e Alvise, cercano di aggrapparsi all’unica certezza che hanno: la loro amicizia. Zeno è il figlio di un medico e il suo futuro sembra già tracciato verso studi superiori e una vita agiata. Alvise, invece, proviene da una famiglia più modesta; suo padre è un falegname e il suo destino sembra essere quello di seguire le orme paterne nella bottega di famiglia. Questa differenza sociale inizia a creare crepe nel loro legame, ma entrambi si sforzano di ignorarla, desiderosi di godersi quella che potrebbe essere la loro ultima estate insieme.

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Laterza dipinge con maestria l’atmosfera di un’epoca segnata dalla ricostruzione e dalle tensioni politiche. Pola è una città contesa, divisa tra italiani e croati, con la popolazione locale che vive nell’incertezza del futuro, tra chi vuole restare e chi teme di perdere tutto. Questo scenario storico fornisce uno sfondo ricco e complesso alla storia personale dei due protagonisti, aggiungendo profondità e tensione alla narrazione.

Personaggi e sviluppo emotivo

Zeno e Alvise sono ritratti con grande sensibilità e realismo. La loro amicizia è autentica e commovente, costruita su anni di giochi, confidenze e sogni condivisi. L’estate del 1946 diventa per loro un periodo di transizione e crescita, segnato da scoperte e prime esperienze che mettono alla prova il loro legame. Le gite al mare organizzate dal parroco, una gara di nuoto particolarmente importante e l’arrivo di una nuova bambina che cattura l’interesse di entrambi, diventano occasioni attraverso cui i ragazzi sperimentano emozioni nuove e complesse come l’invidia, la gelosia e la rivalità.

Carmen Laterza esplora con delicatezza il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, mostrando come le circostanze esterne e le differenze sociali possono influenzare e mettere in crisi anche le amicizie più solide. I personaggi sono caratterizzati in modo profondo e sfaccettato, permettendo al lettore di empatizzare con le loro lotte interne e di vedere il mondo attraverso i loro occhi innocenti ma già segnati dalla durezza della vita.

Temi e messaggi

Uno dei temi centrali del romanzo è la forza dell’amicizia di fronte alle avversità. Zeno e Alvise rappresentano due mondi diversi che si incontrano e si sostengono a vicenda nonostante le differenze e le sfide poste dal contesto storico e sociale. La loro storia evidenzia come i legami umani possano offrire conforto e stabilità anche nei momenti più difficili.

Il romanzo affronta anche il tema della crescita e della perdita dell’innocenza. L’estate del 1946 diventa un periodo cruciale in cui i protagonisti sono costretti a confrontarsi con realtà dure e decisioni difficili, segnando il loro passaggio verso la maturità. Inoltre, Laterza tocca con sensibilità le questioni legate all’identità, al destino e alle scelte personali, mostrando come ogni individuo, indipendentemente dalla propria origine sociale, abbia il potere di influenzare il proprio futuro attraverso le proprie azioni e decisioni.

La dimensione storica del romanzo aggiunge ulteriore profondità alla narrazione, offrendo uno sguardo sulle tensioni nazionali e le sofferenze causate dalla guerra e dalle sue conseguenze. L’autrice riesce a intrecciare abilmente le vicende personali dei protagonisti con gli eventi storici, creando un racconto che è al contempo intimo e universale.

Stile narrativo e atmosfera

Carmen Laterza scrive con uno stile fluido e coinvolgente, capace di trasportare il lettore direttamente nel cuore della storia. Le descrizioni della campagna istriana, del mare e della vita quotidiana a Pola sono vivide e dettagliate, contribuendo a creare un’atmosfera immersiva e suggestiva. I dialoghi sono naturali e ben costruiti, contribuendo a delineare con precisione le personalità dei personaggi e le dinamiche tra di loro.

L’autrice dimostra una grande abilità nel bilanciare momenti di leggerezza e spensieratezza con scene più intense e drammatiche, mantenendo sempre alta l’attenzione del lettore e offrendo una lettura emozionante e appagante.

Conclusione

L’ultima spiaggia è un romanzo che commuove e fa riflettere, raccontando una storia di amicizia, crescita e resilienza ambientata in un periodo storico complesso e turbolento. Carmen Laterza offre ai lettori un racconto profondo e umano, capace di toccare corde emotive profonde e di lasciare un segno duraturo. La capacità dell’autrice di intrecciare con delicatezza le vicende personali dei protagonisti con le grandi questioni storiche e sociali rende questo libro una lettura imperdibile per chi ama i romanzi storici ricchi di sentimento e autenticità.

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Giovanni

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