Arthur e Miriam ne L’uomo che inseguiva i desideri dell’autore Patrick Phaedra, hanno trascorso insieme tutta una vita e quando una persona scompare tornare alla “normalità” non è facile.
L’uomo che inseguiva i desideri
Ma esiste poi una normalità? Se lo chiede Arthur Pepper, marito vedovo di una donna scomparsa da un anno. Quando la donna viene a mancare, Arthur decide di fare in modo di soffrire il meno possibile, facendo finta che lei sia ancora con lui.
Per questo escogita tutta una serie di manovre da effettuarsi fin da quando si sveglia al mattino, come se non fosse cambiato nulla e Miriam potesse apparire dalla cucina, dal salotto, da un momento all’altro.
Naturalmente Arthur, in cuor suo, sa bene che questo è impossibile, che Miriam non tornerà più, ma come fare a lasciare andare per sempre una persona, come dirle addio e continuare a vivere? La risposta la trova, del tutto inaspettatamente, il giorno del primo anniversario dalla scomparsa della moglie.
Si trasformerà, senza averlo chiesto e senza sospettarlo, ne “L’uomo che inseguiva i desideri” proprio quel giorno, quando lasciate da parte le sue abitudini attuate fingendo che la moglie sia ancora viva, decide di prendere in mano la situazione e riordinare alcuni degli oggetti della moglie.
Tutto inizia da qui, come una piccola magia, mentre Arthur è ancora disperato per essere rimasto solo.
Tra gli oggetti della moglie infatti Arthur trova un braccialetto con tutta una serie di ciondoli attaccati. Resta perplesso, sapendo bene che Miriam non era una donna cui piacesse indossare gioielli, ma oltretutto quei ciondoli sono ben singolari: ognuno ha forma differente, uno è un libro, uno una tigre, un altro ancora un elefante, un fiore e via così.
Arthur non sa nulla del braccialetto e nemmeno del significato dei ciondoli, ma come spesso accade ogni ciondolo che Miriam ha appeso al bracciale ha proprio un preciso significato, lo ha avuto per lei quando era in vita e ora lo avrà per Arthur.
L’uomo nota su uno dei ciondoli un numero di telefono e compone il numero, sperando di scoprire qualcosa in più sul monile.
“L’uomo che inseguiva i desideri” è la storia di una rinascita, quella di Arthur, che grazie a questa sorta di regalo della moglie ricomincia a vivere, a credere che c’è ancora del bello da scoprire, da vedere, che può ancora ridere, essere felice, senza per questo dimenticare l’amore della sua vita.
Miriam, anzi, sarà metaforicamente sempre con lui.
Ogni ciondolo infatti rappresenta un esperienza vissuta in vita da Miriam, tutti eventi di cui Arthur era all’oscuro, ma da quella prima telefonata prenderà il via una sorta di tour per il mondo, un viaggio dove l’uomo conoscerà veramente sua moglie, forse per la prima volta, fermandosi da uno scrittore a Londra, su una spiaggia di Goa, in un maniero inglese dove troverà una tigre, in un’accademia dove, con stupore, potrà riconoscere un ritratto giovanile della moglie.
L’uomo che inseguiva i desideri è insomma il viaggio di Arthur non solo alla scoperta di Miriam, ma anche e soprattutto un viaggio, ricco di avventure e personaggi, capace di far comprendere all’uomo la bellezza della vita, un insegnamento amorevole di Miriam che lo accompagnerà per sempre.
- La tristezza ha il sonno leggero di Lorenzo Marone - 24 Ottobre 2024
- Curiosando su Dante Alighieri… - 12 Aprile 2022
- L’impressionismo e le ballerine di Degas - 1 Aprile 2022