Articolo aggiornato giorno 21 Maggio 2024
Muoio per te. Cavriglia, 4 luglio 1944: un massacro nazista che l’Italia ha dimenticato di Filippo Boni è un libro che uscirà quest’anno per Longanesi, nella collana Nuovo Cammeo. Composto di 372 pagine, attualmente si può prenotare online.
Muoio per te: la trama
Muoio per te. Cavriglia, 4 luglio 1944: un massacro nazista che l’Italia ha dimenticato di Filippo Boni fa comprendere quanto poco sappiamo, ancora oggi, su quanto accaduto in Italia ad opera dei nazisti, su stragi che ancora oggi sono nascoste, segrete o, peggio, del tutto dimenticate.
Lo era anche questa, prima che Filippo Boni decidesse di far conoscere questa storia in un libro, una dolorosa vicenda raccontata a lui dal nonno poco prima di morire. “Muoio per te.
Cavriglia, 4 luglio 1944: un massacro nazista che l’Italia ha dimenticato” di Filippo Boni è infatti una storia raccontata, dopo tanto tempo, da un nonno che sa di averne ancora poco, di tempo, perché sta per morire. Una vicenda che pochi conoscono, sepolta nelle pieghe del tempo, che doveva essere raccontata.
Siamo nel 1996 e il nonno dell’autore racconta di quando, da ragazzino, assistette al massacro perpetrato dai tedeschi nel suo paese, di cui fu testimone diretto. Si torna indietro, all’estate del 1944, quando nel borgo arrivarono i tedeschi. Un rastrellamento feroce, che non risparmiò nessuno, né parenti, né amici né conoscenti, uccisi, trucidati, con un paese messo a ferro e a fuoco dal nemico in quel giorno di luglio.
Giuseppe, il nonno di Filippo, riuscì miracolosamente a salvarsi, cosa che non accadde invece al padre, ucciso dai nazisti, mentre credeva che anche il figlio fosse ormai morto. Una storia personale e corale che ha visto coinvolto un paese in un massacro preparato da tempo, con i nazisti che non ebbero pietà per nessuno.
Nel libro si racconta questa storia, quella di Giuseppe e del paese, della gente che cadde sotto i colpi dei tedeschi, di ciò che accadde in quel rastrellamento di cui nessuno sapeva, degli spostamenti dei partigiani-Giuseppe riuscì a salvarsi scappando dal borgo e restando nascosto non lontano da un accampamento di partigiani-mettendo insieme i pezzi di un eccidio terribile e non noto, non dal nome famoso, ma che meritava di essere portato alla luce.
Muoio per te. Cavriglia, 4 luglio 1944: un massacro nazista che l’Italia ha dimenticato di Filippo Boni ricorda quanto probabilmente c’è ancora di sepolto nella Storia dell’Italia al tempo dell’occupazione nazista, quante stragi che ancora non sono state raccontate ed è anche un monito a non dimenticare.
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