Articolo aggiornato giorno 8 Gennaio 2022
Può esserci una punizione peggiore della pena di morte? A volte, lasciare questo mondo non è la più grande delle sofferenze.
E’ quello che racconta Megan Campisi nel romanzo “La custode dei peccati”. May dovrebbe essere impiccata, per aver rubato un pezzo di pane. Ma la pena è cambiata: dovrà essere una Mangiapeccati. Con un collana di riconooscimento al collo, e un tatuaggio sulla lingua, non potrà più parlare con nessuno ma solo ascoltare i peccati del moribondi; poi mangiare il cibo corrispondente per prendere su di sè il peccato.
Quando arriverà a Corte, per raccogliere i segreti di una delle Dame di Compagnia della Regina, capirà che può fare di più. E riuscirà a cambiare la sua sorte.
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